domenica 16 giugno 2013

OGNI LIBRO HA LE SUE CITAZIONI : LE MIGLIORI FRASI DI SCHEGGE DI ME DI TAHEREH MAFI




Buongiorno amici! Dopo aver recensito SCHEGGE DI ME di TAHEREH MAFI, un romanzo che mi ha appassionato e mi ha emozionato nel profondo, vi posto le frasi che mi hanno incantato di questo libro. Una piccola nota : se notate “anomalie” alla punteggiatura, non sono errori miei, ma è il modo di scrivere dell’autrice che è molto diretto e discorsivo.
 
SCHEGGE DI ME DI TAHEREH MAFI



Trama :264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.


A volte penso che la solitudine che ho dentro finirà per esplodere lacerandomi la pelle, e altre volte abbandonarmi alle lacrime, alle urla o a una risata isterica possa essermi d'aiuto. A volte ho un bisogno così disperato di toccare di essere toccata di sentire, che ho la sensazione di essere in equilibrio sul ciglio di una scogliera, come se stessi per precipitare in un universo parallelo dove nessuno riuscirà mai a trovarmi.



Mi rivolge un sorriso così grande, così divertito, così piacevolmente sincero da scuotermi come un tuono. Qualcosa mi punzecchia gli occhi e mi spezza le ginocchia. E' da 265 giorni che non vedo un sorriso.



Adam mi fa girare su me stessa, e quando ci ritroviamo faccia a faccia ho la vista offuscata, mi sento lambire da un milione di fiamme e ne ingoio un milione di più. Adam mi guarda come se mi vedesse per la prima volta. Vorrei lavare la mia anima nel blu sconfinato dei suoi occhi.



I soldati marciano marciano marciano sotto la pioggia schiacciando sotto i piedi le foglie e la neve. Hanno mani avvolte in guanti che avvolgono fucili che potrebbero trapassare un milione di possibilità, con una sola pallottola.

Non si prendono il disturbo di lasciarsi turbare dalla bellezza che scende dal cielo. Non capiscono quale libertà dia la percezione dell'universo sulla pelle. Non gli importa.



Quando riprende a sorridere mi viene voglia di fotografarlo. Starei a guardare la curva delle sue labbra per il resto della vita.

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