mercoledì 5 febbraio 2014

OGNI LIBRO HA LE SUE CITAZIONI : LE FRASI PIU' BELLE DI THE HUNT DI ANDREW FUKUDA



Buon pomeriggio lettori! Ogni libro ha le sue citazioni è una rubrica di mia invenzione dedicata alle frasi più belle estrapolate dai libri che ho letto.
Questo mercoledì è il turno di un romanzo distopico che mi ha lasciato sorpresa e soddsfatta. Sto parlando di  :

THE HUNT DI ANDREW FUKUDA


  
"Fingi soltanto di provare qualcosa per me", bisbiglia. " Fingi che ti piaccia la forma delle mie labbra, la morbidezza della mia pelle, il profumo del mio respiro, il colore dei miei occhi. E fingi di riuscire persino a vedere oltre tutto questo, oltre la superficie, di conoscermi più a fondo di così. Di conoscere quello che nascondo. E di essere comunque attratto da me, se non ancora più attratto. Immagina che in questo momento non ci sia nient'altro oltre a me, qui, che al mondo non esiste nessun'altro. Nè cacciatori, nè personale, nè Eminidi. Neppure la luna, o le stelle, o le montagne. E immagina di desiderarmi da tanto tempo e di avermi qui, proprio davanti a te, adesso. Fingi tutto questo, solo per una notte."

 Il giorno in cui mio padre e io bruciammo i diari e i libri, sgusciammo fuori di casa a mezzogiorno, portando dei pesanti sacchi di iuta. Ero solo un ragazzino e piansi per tutta la strada. Non rumorosamente, non mi sfuggì un solo singhiozzo. Ma dagli occhi mi sgorgava una scia di lacrime e, sebbene la giornata fosse calda e la distanza relativamente lunga, quelle lacrime non si asciugarono mai.
 E, di punto in bianco, qualcosa sgorga da me. Credevo di averla perduta irrimediabilmente tanto tempo fa. Una risata si scioglie , gutturale e roca per la desuetudine, esplodendo attraverso le mie corde vocali atrofizzate. E la mia faccia- non c'è altro modo per descriverlo- si squarcia come il guscio incrinato di un nuovo sodo. Un sorriso mi increspa le bocca da una parte all'altra, spargendosi su tutto il viso. Sento pezzi della maschera cadere come scaglie di vernice secca che si staccano da un muro. Rido più forte.
 Un giorno parte di una famiglia e il giorno dopo da sola. Isolamento e abbandono come fedeli compagni, presenze che tolgono forza e calore come due calzini umidi in un giorno d'inverno.
Ma io non mi fermo. Anche se i miei occhi traboccano di lacrime, anche se le mie gambe minacciano di cedere, anche se alla fine i polmoni mi scoppiano dentro in un getto acido, io non mi fermo.
Non morirò in piedi. Non morirò in ginocchio. Morirò combattendo e correndo. Li affronterò faccia a faccia. Mi pervade un'ondata di rabbia, più calda e più vivida del fulmine che striava il cielo notturno, un flusso di energia che alimenta il mio corpo.

3 commenti:

Ragazza Immaginaria ha detto...

Meraviglioso libro, meravigliosa intensità con cui l'autore (che prima di questa trilogia pazzesca mi era sconosciuto) descrive ogni minimo dettaglio. Disarmante anche il modo diretto con cui colpisce l'animo del lettore. Personalmente sono rimasta affascinata dal modo in cui mi ha trasmesso emozioni, è una trilogia che mi è rimasta nel cuore e non se ne andrà mai! Le citazioni che hai fatto sono esattamente quelle che ho più adorato del primo libro. Mi hai fatto rivivere dei bei momenti!

Ragazza Immaginaria ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anita Blake ha detto...

Mi fa piacere sapere che ti sono piaciute, anche a me la trilogia ha lasciato dei bellissimi ricordi :-)