lunedì 22 luglio 2013

LA MIA OPINIONE SU... GARDEN. IL GIARDINO ALLA FINE DEL MONDO DI EMMA ROMERO

Buongiorno amici! Come và il vostro pomeriggio? Se siete in ferie e rilassati , leggetevi pure questa recensione ^^

Titolo: Garden. Il giardino alla fine del mondo
Autrice : Romero Emma
Prezzo: € 14,90
Dati: 2013, 270 pagine
Editore: Mondadori  (collana Chrysalide)




Trama : Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L'unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire...

La mia opinione : Ho ricevuto questo romanzo tramite uno scambio on line, nato in maniera assolutamente casuale.
Il genere distopico infatti, non rientra tra le letture che preferisco, ma la curiosità ha avuto la meglio e dato che non dovevo spendere nulla, ho deciso di dargli una possibilità.
Emma Romero si dimostra un ottima scrittrice, grazie ad uno stile fluido, diretto e scorrevole che rende la lettura veloce e leggera.
La trama richiama l'ormai famosa saga di Hunger Games e il più classico dei distopici. Un Paese che dalla distruzione della guerra rinasce in mano ad un governo dal pugno di ferro, che cerca di mantenere l'ordine, tramite leggi assurde che vietano qualsiasi forma di libera espressione.
Inutile sottolineare che chiunque dimostri un barlume d'iniziativa viene fatto fuori in un battibaleno, senza che nessuno ne abbia più notizia.
Il risultato? Una popolazione di automi terrorizzati, sottomessi alle dure leggi del governo, dove i ricchi se la spassano, mentre il proletariato soffre in una vita misera e priva di colore.


In questo scenario grigio, triste e deprimente emerge la nostra protagonista, un' adolescente di nome Maite.
La ragazza vive con i genitori, lavora nella catena di montaggio di una fabbrica con turni massacranti, è afflitta, depressa e schiacciata da quella vita grama, ma ha un sogno nel cassetto. Il suo più grande desiderio è quello di cantare, liberare la sua voce in un tripudio di gioia ed emozioni. Ovviamente chiunque lo faccia, in una città come Amor, viene punito. Solo gli Artisti sono autorizzati a farlo, perchè è il loro mestiere, deciso  dall' onnipotente Computer Centrale che si occupa di scegliere le carriere di tutti. Ribellarsi? Neanche a pensarlo, perchè il computer non sbaglia mai.
Maite spera di riuscire a raggiungere Garden, un luogo mitico che molti considerano solo una leggenda, dove il dominio dei Giusti non è arrivato e ognuno è libero di fare quello che vuole.



La vicenda, comincia con la cattura di Erika, la migliore amica di Maite, che per essere arrivata tardi in fabbrica viene imprigionata.
Da quel giorno Maite, non sarà più la stessa e per salvare l'amica decide di farsi catturare, cantando in pubblico per farsi arrestare, seguita a ruota da Luca, un ragazzo che lavora con lei in fabbrica, con cui ha un rapporto speciale.
Inizia così la sua avventura che la porterà all'interno della sede del Governo, ma non come una prigioniera qualunque. Il Presidente, un uomo crudele sotto le vesti di un magnanino quanto stravagante dittatore, decide di arruolarla tra gli Artisti.
Se riuscirà a farsi amare dal pubblico il giorno della Cerimonia, usando solo la sua voce, non sarà uccisa, ma diventerà la cantante di corte e i suoi amici, Erika e Luca, avranno salva la vita.
Maite si trova davanti ad una difficile scelta, salvare la vita dei suoi amici e diventare schiava di Corte oppure rischiare e scappare. Il suo apprendistato come cantante non sarà facile, gli altri Artisti la snobbano e la trattano malissimo. L'unico a corte che sembra averla in simpatia è Einar, l'enigmatico figlio del Presidente.
Un personaggio particolare, che non è facile comprendere dal primo momento e che avrà un ruolo molto importante nell'avventura di Maite.
Dopo aver letto la pubblicità in copertina che lo definiva come l'Hunger Games italiano, è impossibile non fare un confronto. Le somiglianze ci sono ed è ineggabile. La protagonista femminile , povera ed umile, che viene scaraventata nella fossa dei leoni per salvare qualcuno, dove dovrà combattere per sopravvivere, ricorda troppo l'avventura di Katniss che compete nel reality Hunger Games.
Così come l'ambientazione. Amor è una città dove gli abitanti muoiono di fame, mentre i ricchi se la spassano, non vi ricordano i Distretti e la sfavillante Capitol City?
Non voglio penalizzare il romanzo per questo, l'autrice si è  ispirata al fenomeno della Collins , però ha saputo comunque elaborare una storia interessante, anche se meno adrenalica.
Non posso dire che questo romanzo non mi sia piaciuto. Si legge  bene  e velocemente, la storia scorre senza punti morti e non è noisosa, ma è come se mancasse qualcosa. Diciamo che non ho trovato quella chimica che mi facesse  amare profondamente la vicenda.
Cerco di spiegarmi. L'azione c'è, ma non a quel livello che ti fà battere forte il cuore. I personaggi sono ben fatti, ma rimangono sulla carta e non mi sono affezionata a nessuno di loro.

 Einar, il figlio del presidente, è l'unica figura che mi ha incuriosito, perchè non riuscivo a decifrare le sue vere intenzioni.
La parte romance è quasi inesistente è molto fredda. Il rapporto tra lei e Luca, rimane distante, non prende vita ne colore. Con Einar è leggermente diverso, con il suo fare misterioso mi ha incuriosito un pochino di più.
In conclusione, una lettura piacevole,scorrevole e scritta bene, che però non mi ha emozionato, ne coinvolto in maniera particolare.
Lo consiglio alle appassionate del genere, per una lettura estiva, leggera e poco impegnativa.
 

VALUTAZIONE FINALE : 3 FATINE

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Buona lettura!

1 commento:

valeottantadue ha detto...

pensavo meglio sai? lo leggerò per vedere comunque cosa ne penso io:)