Titolo: Il
libro segreto delle sirene
Autrice :
Cast P. C.
Prezzo: €
9,90
Dati: 2012,
346 pagine
Editore: Newton
Compton (collana Vertigo)
Trama : La
sera del suo venticinquesimo compleanno Christine Canady, Sergente della Forza
Aerea statunitense, festeggia da sola, nel suo appartamento, con una bottiglia
di champagne. Quanto desidererebbe un po' di magia nella sua vita!
Completamente ubriaca, Christine inizia un selvaggio rituale, invocando
l'intervento di una dea. Ma mai avrebbe pensato che la sua richiesta sarebbe
stata esaudita. Durante una missione militare, il suo aereo precipita
nell'oceano e Christine si risveglia negli abissi marini, nel corpo di Ondina,
una leggendaria sirena. L'oceano però è un posto pericoloso, e la regina Gea
decide di trasformarla in una fanciulla per permetterle di trovare riparo sulla
terra. Ma è al mare che Ondina desidera tornare, e all'affascinante Dylan,
creatura dell'oceano, che ormai le ha rubato il cuore.
La mia
opinione : Il libro segreto delle sirene fa parte del mio progetto Libri per le
ferie, che consiste nel cominciare a leggere quei romanzi che da tempo languono
in libreria e che per un motivo o per l’altro non comincio mai.
Se
l’inizio è questo, diciamo che non sono partita nel migliore di modi. Ad
attirarmi di questo romanzo è stata la trama fuori dagli schemi e senza dubbio
il nome della scrittrice.
P.C Cast
infatti, fa parte della coppia di autrici che ideò la famosa saga della Casa
della Notte.
Carica di
aspettative ho cominciato questo romanzo che purtroppo mi ha lasciato molto
delusa. Protagonista della storia è Christine, detta CC, a soli venticinque
anni già sergente dell’ Aereonautica militare. Un personaggio che proprio non
sono riuscita ad inquadrare. Una ragazza sempre in viaggio, senza amici stretti
e una famiglia affezionata. Di lei, non sono riuscita a carpire ne il carattere,
ne la personalità. Una donna che sembra non avere hobby o interessi, sola e
senza una spiccata personalità, insomma un personaggio scialbo e poco
interessante.
La storia
comincia nel giorno del compleanno di CC, sola e triste, si ubriaca nel suo
appartamento e sotto l’effetto del vino recita un incantesimo alla Dea della
Terra, per chiedere un po’ di magia nella sua vita noiosa.
Nemmeno a
dirlo, la Dea
ascolta le sue preghiere e la incarna nel corpo di Ondina, una bellissima
principessa sirena, trasportandola in un tempo lontano, il Medioevo del lontano
Galles.
Sinceramente,
mi aspettavo dei dubbi e un minimo di indecisione da parte della protagonista,
insomma non capita tutti i giorni di svegliarsi nel corpo di una sirena, invece
CC si adatta fin da subito alla vita marina e accetta senza indugi la sua nuova
esistenza.
Essere
Ondina però non è così semplice. Serpedonte, il suo malvagio fratello e
Principe degli Abissi, vuole possederla e averla come sposa.
L’unica
soluzione è quella di vivere sulla Terra come umana, con l’obbligo di tornare
in mare per trasformarsi, altrimenti il suo corpo di sirena rischia la vita.
La sua
missione è quella di trovare un umano d’amare, in modo che il legame del vero
amore possa sconfiggere i desideri del malvagio Serpedonte.
Grazie
alla Madre Terra, la ragazza riesce a tornare umana e farsi salvare da un
giovane cavaliere di nome Andras, che la conduce al monastero di Caldei, sulle
rive dell’ oceano.
Il Medioevo è un’epoca decisamente difficile per le donne, figurarsi per una ragazza che fino al giorno prima viveva nel 2000.
Il Medioevo è un’epoca decisamente difficile per le donne, figurarsi per una ragazza che fino al giorno prima viveva nel 2000.
Senza
alcuna gaffe o alcun tipo d’impedimento, CC si adatta un po’ troppo magicamente
alla vita medievale. In pochi attimi riesce a parlare, mangiare, camminare e
muoversi come una dama d’altri tempi. Pazzesco no?
Oltretutto
deve nascondere il suo stato di Sirena all’abate William, il capo del
monastero, un uomo misogino e pieno di assurde credenze.
I
problemi però non finiscono qui. Serpedonte trova il modo di possedere
l’aitante cavaliere Andras e anche a distanza cerca di fare del male a Ondina/
CC.
Lei nel
frattempo s’innamora pazzamente del tritone Dylan ( ma siamo a Bevery Hills? E’
un nome assurdo per una creatura del mare!!!) e dopo mezza giornata si
dichiarano già un amore eterno che nulla al mondo potrà spezzare. Questo, come
ben sapete, è la cosa che odio di più in una storia. Cari scrittori se volete
rendere inverosimile un libro, metteteci una ragazza che non si è mai
innamorata che dopo aver fissato per un paio di secondi il fantastico protagonista maschile, eccola lì
che tesse collanine di fiori e canta poesie d’amore.
Vi pare
possibile che dopo poche ore passate con Dylan, CC manderebbe a farsi friggere
la sua intera esistenza, per quanto banalotta, per stare con lui? Forza, non
scherziamo. Ho capito la passione improvvisa, gli ormoni impazziti alla vista
di quel petto muscoloso, ma decidere in una giornata di vivere sott’acqua in
epoca Medievale, mi sembra un po’ esagerato.
Il finale
, sono sincera, mi è piaciuto. Inaspettato e ben architettato, colpisce il
lettore e lo sbalordisce, forse più dell’intera storia.
Di questo
infatti si tratta. Una bella storia, originale e ben scritta, ma che non prende
vita. CC è una protagonista che non si distingue, la storia d’amore con Dylan è
troppo costruita, veloce e irreale per sembrare tangibile, così come
l’evolversi dell’intera vicenda.
Durante
la lettura, mi sono fermata spesso per domandarmi come diamine facesse CC ad
adattarsi così rapidamente alle cose
assurde che gli succedevano, rendendo il tutto finto e poco credibile.
Secondo
il mio parere, un buon fantasy, per essere tale, nonostante parli di qualcosa
di assolutamente irreale, non deve mai farti dubitare di quello che succede,
altrimenti l’intera struttura crolla come un castello di carte.
Non metto
in dubbio che la scrittrice abbia realizzato una storia interessante ed originale
e che il suo modo di scrivere sia scorrevole e godibile, ma ciò non è bastato a
farmi apprezzare pienamente questo romanzo.
Non
voglio sfiduciarvi, sappiate che ho trovato commenti molto positivi su questo
romanzo, per cui la mia potrebbe essere tranquillamente una voce fuori dal
coro, ma quando un libro non mi coinvolge emotivamente ci tengo ad essere
sempre sincera.
VALUTAZIONE FINALE : 2 FATINE E MEZZO!
E MEZZO!
Buona
lettura!
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