domenica 19 ottobre 2014

ONCE UPON A TIME, SECONDO EPISODIO DELLA QUARTA STAGIONE : RIASSUNTO, OPINIONI E CURIOSITA' DI BENE E ANITA

Buonasera magici lettori! Eccoci qua con una nuovo appuntamento della rubrica dedicata alla popolare serie tv Once Upon Time.
In questo post troverete un breve riassunto, commenti e curiosità sul secondo episodio della quarta stagione ancora inedita in Italia.
Sfortunatamente questa settimana non sono riuscita a ritagliare un pò di tempo per trascrivere la mia opinione personale, ma sono sicura che troverete quella di Bene assolutamente esaustiva ed interessante.
Buona lettura!

L'OPINIONE DI BENE
Esattamente come la mia macchinina GPL, che impiega una vita ad accelerare, ma quando parte poi tocca che faccio attenzione o chissà a quanto arrivo, anche il nostro Once ci sta dando soddisfazioni. A partire dal titolo, che bel gioco di parole tra blackout e whiteout. Una genialata.
Anna è simpaticissima, con la sua imbranataggine benevola, che la porta a rivelare tropo di sé e a leggere subito il nome di un essere incantato che tutti temono. 
Ma prima di tuffarci nel passato, un mini momento alla Super Quark offertoci da Wikipedia. 
Se come me vi siete chiesti “E mo’, chi diamine è sta pastora dominatrice fallita?”, ecco quello che ho imparato. Bo Peep è il personaggio di una filastrocca / ninna nanna mondo diffusa nel mondo anglosassone, in cui si narra di questa dolce e innocente pastorella che perde le sue pecorelle e ne va in cerca. 
E come c’è sempre piaciuto, Once prende la storia che conosciamo e la ribalta completamente. Cioè, come se noi prendessimo le coscette di pollo della nota ninna nanna italiana e ci facessimo il pranzo domenicale. 
Fantasticamente sadico. Così tanto che sono disposta a sorvolare sul fatto che il povero David (vi prego, qualcuno gli levi quel mocio dalla testa, così non pare più giovane, solo più cretino) sia passato dal non riuscire a battere Anna/Joan a vincere contro ben tre avversari. 
E sono felice che dopo tre anni, mi hanno risposto a una critica che feci la prima volta che vidi l’episodio sulla vera storia di David, visto che non capivo come un semplice pastore avesse imparato così bene, e così in fretta, a brandire la spada. 
Ciò che invece non mi torna è come possano ancora avere il cavallo del padre, che è morto una quindicina di anni prima (supponendo che i capelli lunghi di Charming ci facciano capire che sia ancora un giovanotto agli albori della vita adulta che non ha ancora scoperto bene chi è )
Ma torniamo alla nostra gelata cittadina del Maine. Finalmente vediamo un po’ più di spessore in Henry, non è più semplicemente il legame di sangue che ricongiunge i diversi personaggi ma inizia a mostrare il suo carattere (anche se forse è ora che uno dei suoi mille parenti gli regali una sciarpa e un cappotto nuovi). 
È il degno erede di principi e regine, e non abbandonerà sua madre. Due anni prima era fuggito dalla sua casa, dalla sua stanza, per cercare quell’amore che pensava di non poter avere da Regina, ma ritorna ora più grande (ma non ancora grande) per poter essere lui a dare alla madre quell’amore che, in fondo in fondo, tutti cerchiamo.
A proposito di Regina, se cercate su You Tube c’è una scena tagliata da questa puntata in cui si confrontano Regina e Mary Margaret e c’è un passaggio di consegne dal vecchio sindaco al nuovo. 
Amo qualunque scena tra queste due ex nemiche, per cui vi consiglio caldamente di andarla a cercare. 
Inoltre, impariamo anche che la maledizione è stata così previdente da creare un generatore di energia elettrica di emergenza. Perché però le sue istruzioni siano scritte in giapponese non c’è dato saperlo. Non mi sono piaciuti Granny, Leroy e l’altro nano che vanno a spiagnucolare da Snow per riavere la luce. Ha appena avuto un bambino che le era anche stato rapito, per l’amor del cielo! È stata anche troppo buona, la nostra Mary Margaret Mum Madam Mayor.
Invece, parliamo un attimo della nostra amata Emma. Mi è sempre piaciuta, ma ora l’adoro più che mai. Ora è mamma ed è figlia (che si confronta con il suo papà, inizio a saltellare ogni volta che la sento riferirsi ai genitori con questi termini). Sta cercando di diventare una fidanzata, ma c’è una cosa che da tanto non è più, un’amica. 
Lo era con Mary Margaret, ma da quando la verità è venuta fuori, ovviamente, la dinamica è cambiata. Ma Elsa, Elsa è proprio come lei. Sono cresciute da sole, sulle loro spalle sono state poste responsabilità e poteri più grossi di loro. Hanno imparato a non fidarsi di nessuno, ma quando hanno lasciato qualcuno entrare nel loro cuore lo difenderanno con la vita. Sono due solitudini che si incontrano e si riconoscono, e per questo secondo me una diffidente Elsa (ricordate, il vuoi sposarti con uno che hai appena conosciuto?) crede subito, senza prove, che Emma è veramente chi dichiara di essere. 
E poi, a volte è più facile confidarsi con uno sconosciuto che con chi ci vuole bene. In questo caso, mi sa proprio che la sconosciuta è destinata a diventare una fidata confidente.
Emma sta cercando con tutta se stessa di andare oltre se stessa e fidarsi di Hook. Secondo me, molto più che prenderlo per mano, lo fa quando lo abbraccia appena uscita dal ghiaccio. Si fa salvare, lei che pochi giorni prima (o una trentina di anni, a seconda di quello che preferite) gli ha chiaramente detto che l’unica che la salva è sé stessa. Se non è fiducia questa, non so cosa lo sia.
Riassumendo
Amicizia, giapponese e coraggio.
Bocciati
I capelli di Charming, i cittadini di Storybrooke
Promossi
Anna l’ottimista, l’amicizia nascente tra Emma e Elsa, “dad, can you hear me?”
Vi aspetto come sempre alla prossima puntata!
Anita

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