Buongiorno
amici! Dopo aver recensito SCHEGGE DI ME di TAHEREH MAFI, un romanzo che mi ha
appassionato e mi ha emozionato nel profondo, vi posto le frasi che mi hanno
incantato di questo libro. Una piccola nota : se notate “anomalie” alla
punteggiatura, non sono errori miei, ma è il modo di scrivere dell’autrice che
è molto diretto e discorsivo.
SCHEGGE
DI ME DI TAHEREH MAFI
Trama :264
giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può
parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile:
se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita
il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però
nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo
tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda
agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto
cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla
così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la
consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo
potere può fare la differenza.
A volte
penso che la solitudine che ho dentro finirà per esplodere lacerandomi la
pelle, e altre volte abbandonarmi alle lacrime, alle urla o a una risata
isterica possa essermi d'aiuto. A volte ho un bisogno così disperato di toccare
di essere toccata di sentire, che ho la sensazione di essere in equilibrio sul
ciglio di una scogliera, come se stessi per precipitare in un universo
parallelo dove nessuno riuscirà mai a trovarmi.
Mi
rivolge un sorriso così grande, così divertito, così piacevolmente sincero da
scuotermi come un tuono. Qualcosa mi punzecchia gli occhi e mi spezza le
ginocchia. E' da 265 giorni che non vedo un sorriso.
Adam mi
fa girare su me stessa, e quando ci ritroviamo faccia a faccia ho la vista
offuscata, mi sento lambire da un milione di fiamme e ne ingoio un milione di
più. Adam mi guarda come se mi vedesse per la prima volta. Vorrei lavare la mia
anima nel blu sconfinato dei suoi occhi.
I soldati
marciano marciano marciano sotto la pioggia schiacciando sotto i piedi le
foglie e la neve. Hanno mani avvolte in guanti che avvolgono fucili che
potrebbero trapassare un milione di possibilità, con una sola pallottola.
Non si
prendono il disturbo di lasciarsi turbare dalla bellezza che scende dal cielo.
Non capiscono quale libertà dia la percezione dell'universo sulla pelle. Non
gli importa.
Quando
riprende a sorridere mi viene voglia di fotografarlo. Starei a guardare la
curva delle sue labbra per il resto della vita.
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