Buon sabato appassionati lettori! Per la rubrica di oggi, dedicata ai romanzi letti in passato che mi hanno lasciato il segno, ho scelto un romanzo davvero bellissimo.
Titolo : La figlia della mia migliore amica
Autrice : Dorothy Koomson
Editore: Sperling & Kupfer
Dati: 26 giugno 2007, 445 pagine
Trama : Quando a tradire è un uomo, il dolore è indubbiamente forte, ma non così disarmante come quando a farlo è una vera amica. Se poi a tradire sono entrambi, un odio profondo è una probabile reazione. Ma si può dire di no a un'amica che supplica dal letto di morte, anche se per colpa sua il proprio matrimonio è andato in fumo? La protagonista non ce la fa e decide di prendere con sé quella bambina che - pur senza averne colpa - è la personificazione del suo dolore. La piccola è la figlia che la sua amica ha avuto dall'uomo che la protagonista avrebbe dovuto sposare molti anni prima. Alla morte dell'amica, la donna e la ragazza diventano madre e figlia, dando vita a un legame che riesce a ripagare entrambe delle sofferenze ingiustamente subite. A completare il quadro arriva un nuovo compagno, perfetto anche come padre.
Ho letto questo libro almeno 5 anni fà, ma ogni volta che lo vedo in libreria mi stringe il cuore.
Una storia bellissima, intensa e commovente che unisce due sentimenti importantissimi : amore e amicizia.
Leggendo questo libro non si può fare a meno di immedesimarsi nella protagonista, tradita dal suo promesso sposo e dalla sua migliore amica.
Il dolore e la perdita sono travolgenti, in un colpo solo la protagonista perde amore e amicizia. Non fatevi ingannare dai fatti, perchè accanirsi contro Adele ( la migliore amica) non è così semplice. Lei è dolcissima e nonostante il grave errore, è impossbile prendersela con lei.
La malattia che la colpisce, rimette tutto in gioco, compreso il rapporto con la protagonista a cui affida l'unica cosa importante della sua vita : la figlia.
Questa lettura, inevitabilmente, porta a riflettere.
Sui sentimenti, sul destino, sulle possibilità che ci riserva e soprattutto sul grande valore del perdono.
Buona lettura!
Nessun commento:
Posta un commento