martedì 5 maggio 2015

TEASER TUESDAYS #66: LEGGI UN ESTRATTO DI TUTTO QUELLO CHE SO DI NOI DI ROWAN COLEMAN

Buongiorno lettori! Eccomi qua con l'estratto della settimana, estrapolato dall'ultimo libro che sto leggendo. 
Tutto quello che so di noi ci racconta la storia di Claire, una giovane donna, in lotta contro una malattia terribile : l' Alzheimer precoce.
Per chi non lo sapesse il Teaser Tuesday è una rubrica ideata dal blog Should be Reading che consiste nel far sapere agli altri cosa si sta leggendo.

Vi ricordo le regoline se volete partecipare :
Basta prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo ad una pagina a caso e trascrivere un breve spezzone (senza fare spoiler) del romanzo.
Aggiungete titolo e autore, in modo da far sapere agli altri di cosa si tratta.

Il romanzo di oggi è :
TUTTO QUELLO CHE SO DI NOI DI ROWAN COLEMAN
Claire è una bella quarantenne che vive con una figlia grande avuta giovanissima e con Greg, che l'ha sorpresa innamorandosi al primo sguardo. E dire che all'inizio Claire non se ne era neanche resa conto: Greg sembrava un ragazzo, con dieci anni meno di lei e tanto fascino, tanto silenzioso charme. Poi però si era lasciata conquistare da quell'uomo sinceramente romantico. Il matrimonio, la vita in comune e la nascita di una bambina deliziosa erano stati l'ovvia conseguenza di una passione inaspettata quanto benvenuta. Gli impegni, la frenesia della vita quotidiana e le tante cose da fare sono ora il piacevole corollario di una felicità che pare regalata. Così, all'inizio, sembra normale dimenticare le chiavi della macchina. O perdere l'orario d'uscita dell'asilo. Ma quando la memoria di Claire comincia a segnare il passo, lei deve fare i conti con qualcosa di più grande. E invece di arrendersi al suo destino, decide di combattere scrivendo il suo libro dei ricordi, la traccia tangibile della propria esistenza, della straordinaria storia d'amore con Greg e del profondo sentimento materno che la lega alle figlie. Perché solo l'amore non dimentica.
L'appuntamento all'ospedale non era andato propriamente bene, Greg avrebbe voluto accompagnarmi, ma io gli ho detto di restare a finire le vetrate della veranda che stava costruendo.
Gli ho spiegato che le parole del dottore, quali che fossero state, non avrebbero certo pagato il mutuo nè ci avrebbero dato una scusa per smettere di nutrire le nostre figlie.
L'ho ferito, lo so, ma non potevo sopportare di trascorrere tutto il tempo a sforzarmi di indovinare il significato dell'espressione sul suo viso, quando già dovevo cercare di capire cosa provavo io per prima.

PAGINA 13

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