Buonasera lettori! Eccomi qua con una nuova recensione dedicata ad una famosissima serie da cui hanno tratto anche un film. Sto parlando del penultimo capitolo della serie I love shopping di Sophie Kinsella.
Titolo: I love mini shopping
Autore: Kinsella Sophie
Prezzo: Prezzo di copertina € 19,50
Dati: 2010, 379 pagine
Editore: Mondadori (collana Omnibus)
Trama: "Sono la madre con la bambina più favolosa del mondo. E insieme faremo faville. Lo so." E che faville! Becky Brandon (nata Bloomwood) era convinta che essere madre fosse una passeggiata, ma naturalmente deve ricredersi. Ora che la piccola Minnie ha due anni è a dir poco un uragano, specie quando entra nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di "Miiiio!", e sembra avere già le idee molto chiare in fatto di shopping. Da qualcuno deve avere pur preso... Becky esclude che sua figlia sia una bambina viziata, anche se in realtà non sa come fare con lei. In fondo il mestiere di mamma non si improvvisa e deve ammettere che forse ha ragione suo marito Luke: c'è proprio bisogno di una supertata come quelle dei reality televisivi. D'altra parte, è un momento un po' delicato per tutti: Becky e Luke vivono ancora a Oxshott nella casa dei genitori di lei, la convivenza forzata alla lunga pesa e la crisi finanziaria si fa sentire, causando ogni genere di preoccupazione in famiglia. Una cosa è certa: Becky si deve dare una regolata con le spese - a modo suo, però -, e lei è animata dalle migliori intenzioni. Questo comunque non le impedisce di organizzare (molto in economia!) una strepitosa festa a sorpresa per il compleanno di Luke. In effetti le sorprese non mancheranno, soprattutto perché mantenere il segreto non si rivelerà affatto facile...
La mia opinione: Dopo molti anni ho deciso di proseguire con questa serie, un bestseller che ha conquistato milioni di lettrici in tutto il mondo.
Becky da giovane single spensierata si è trasformata in una donna adulta, sposata e madre di una bimba di due anni.
Nonostante il nuovo stile di vita Becky non è cambiata per nulla ed è rimasta l’inguaribile spendacciona di sempre.
Da adolescente l’idea di questa ragazza pasticciona ossessionata dallo shopping mi faceva sorridere ora però mi ha dato un’impressione del tutto diversa.
Da un lato Becky è un personaggio simpatico e divertente, ingenuo e molto dolce, ma dall’altra è una persona superficiale e poco profonda che a volte mi ha dato sui nervi.
Le situazioni paradossali in cui resta coinvolta indubbiamente strappano un sorriso, ma a volte l’avrei presa a sberle.
Le frottole che inventa per coprire il suo comportamento compulsivo non mi sono sembrate un atteggiamento corretto soprattutto perché Becky non impara mai la lezione e le va sempre tutto liscio.
Durante la storia la protagonista incontra una specialista che le consiglia di curare il suo problema con lo shopping soprattutto per il bene della figlia, ma sostanzialmente nel finale riesce a risolvere i suoi problemi e ad evitare abilmente di partecipare agli incontri per curarsi.
Diciamo che quest’aspetto della storia non mi è piaciuto. Avrei preferito che Becky si impegnasse a curare il suo problema piuttosto che fare finta di niente così come il marito e i familiari.
Il messaggio che viene lanciato non è positivo soprattutto perché la dipendenza da shopping che nel libro è sviluppata in chiave ironica in realtà è una sindrome complessa che nella realtà affligge molte persone.
A parte questo non posso bocciare questo romanzo. E’ scorrevole, divertente e ricco di colpi di scena che cambiano in continuazione le carte in tavola.
Le situazioni e i personaggi, a volte paradossali, rispecchiano un po’ la nostra società e in un certo senso mi hanno fatto pensare.
I love shopping è indubbiamente una serie gustosa, ironica e leggera, perfetta nei momenti di stacco dopo una lettura pesante e seria.
Consigliato a chi vuole una storia poco impegnativa e divertente, con una protagonista davvero fuori di testa!
VALUTAZIONE FINALE: 3 FATINE
Buona lettura
Anita
2 commenti:
avevo letto il primo ma non è riuscito a conquistarmi
Io la serie l'ho letta da adolescente, ora come ora però non mi ha preso più di tanto.
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