domenica 18 giugno 2017

LA MIA OPINIONE SU: CUORE DELICATO. LAVARE A MANO DI SIMONA MORANI

Buona domenica lettori! La recensione di oggi è dedicata ad un romanzo italiano con protagonista una donna matura che non ha perso la voglia di mettersi in gioco. Siete curiosi? Continuate a leggere ^^

Titolo: Cuore delicato. Lavare a mano
Autore:  Simona Morani
Prezzo: € 12,90
Editore: Giunti Editore
Dati: 2017, 160 pagine
Trama: Nel cuore di Modena, all'ombra dei portici che disegnano la città, una vecchia lavanderia sta per essere completamente rinnovata. Da quando il suo Osvaldo è morto, infatti, Rina, poco più che sessantenne, sente riaffiorare una leggerezza e una vitalità tenute a freno dal pessimismo e dai brontolii costanti del marito. Così, con in mano pennello e colori, il vecchio negozio "Osvaldo e Rina" si trasforma in un'ariosa e moderna lavanderia a gettoni. I nuovi clienti non tardano ad arrivare e fra questi Donato, un bel ragazzo in carriera che lavora nel palazzo di fronte e che passa in lavanderia due volte a settimana. La ventata di vitalità di Rina subisce un'ulteriore, pericolosa accelerazione. Donato è bello, gentile, si ferma spesso a chiacchierare con lei e persino a mangiare un boccone. E davanti agli occhi sconcertati di sorella e vicini, che la vorrebbero sulla tomba del marito, Rina cambia guardaroba e parrucchiere e sfodera un'allegria che non le si vedeva da secoli. Ma che scandalo... Donato potrebbe essere suo figlio!
La mia opinione: Rina è una donna di sessant’anni che ha appena perso il marito, un uomo introverso e taciturno, di cui non era più innamorata da tempo.
Nonostante sua sorella, suo figlio e i suoi conoscenti gli ricordino in continuazione che non ha più vent’anni, Rina si sente piena di vita e decide di dedicare, anima e corpo, alla gestione di una piccola lavanderia.
Ed è proprio grazie al suo negozio che incontra un uomo che cambierà definitivamente le sue prospettive.
Donato ha la metà degli anni di Rina, ma è un ragazzo educato, intelligente, maturo e terribilmente affascinante.  Rina non può far altro che arrendersi alla tentazione e al sogno di conquistarlo anche se i suoi amici e la sua famiglia gli remano contro.
La storia di base è molto carina e originale, non appena ho letto la trama mi sono subito incuriosita e mi sono buttata a capofitto nella lettura.
Peccato però che le mie aspettative non siano state ripagate.
Nonostante le buone basi iniziali, ho trovato lo stile narrativo di quest’autrice troppo artificioso tanto che non ho vissuto per niente la storia di Rina sulla mia pelle.
Ho trovato i dialoghi impostati e poco naturali, così come i personaggi che ricalcano fedelmente il classico clichè degli abitanti di un piccolo borgo.
Questo romanzo mi ha fatto pensare ad uno di quegli sceneggiati italiani dove gli attori non sanno recitare e la storia non ha mordente.
Inoltre, molte situazioni mi sono sembrate finte e costruite, come se l’autrice volesse far andare per forza tutto sul binario giusto.
Per carità, Rina è una protagonista dolcissima ed è impossibile non provare simpatia per questa donna che a sessant’anni ha ancora voglia di reinventarsi e di lottare contro i pregiudizi della gente.
Con grande dispiacere devo bocciare questo romanzo, perché ha proprio deluso le mie aspettative.

VALUTAZIONE FINALE: 2 FATINE E MEZZO!
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Buona lettura
Anita

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