domenica 20 settembre 2015

LA MIA OPINIONE SU : INTENSO COME UN RICORDO DI JODI PICOULT

Buonasera lettori! La recensione di oggi è dedicata ad un romanzo forte ed intenso che mi ha completamente sconvolto.
Una storia delicata e struggente che tocca le corde del cuore e fa molto riflettere.
Vi anticipo che non è una recensione breve, per cui abbiate pazienza ^^

Titolo: Intenso come un ricordo

Autrice: Picoult Jodi
Prezzo: € 16,40
Dati: 2014, 472 pagine
Editore: Corbaccio  (collana Narratori Corbaccio)
Trama: Sage Singer è una ragazza solitaria. Evita ogni contatto con il mondo, nasconde il proprio volto sfregiato in seguito a un incidente, si rifugia in una relazione clandestina perché le consente di non impegnarsi fino in fondo. Finché non stringe amicizia con un vecchio signore, Josef Weber. Insegnante in pensione, di origine tedesca, Weber è un filantropo benvoluto da tutti nella piccola comunità in cui vive. Ma un giorno, contando sul rapporto di stima e affetto che li lega, Weber chiede a Sage un favore molto particolare che sconvolgerà la ragazza. Scioccata, confusa, Sage non acconsente ma non può rifiutarsi di ascoltare la confessione dell'anziano amico. Weber è stato nelle SS ed era fra le guardie di Auschwitz. E la nonna di Sage è una sopravvissuta ai campi di sterminio... Come si può reagire quando si capisce che la persona che si ha di fronte incarna il male assoluto? È possibile cancellare un passato criminoso con un comportamento irreprensibile? Si ha il diritto di offrire perdono anche se non si è la vittima diretta di un'ingiustizia? E... qualora Sage accogliesse la richiesta di Weber, si tratterebbe di vendetta... o di giustizia?
La mia opinione: Ho terminato questo romanzo un paio di giorni fa, ma credetemi, recensirlo non è per nulla semplice.
Quando un libro ti colpisce e ti lascia un segno non è mai facile da descrivere, perché si ha sempre il timore di non rendergli giustizia.
Intenso come un ricordo è il frutto di un intreccio di vite e di destini che nel bene o nel male sono state coinvolte in una delle tragedie più grandi dell’umanità: l’Olocausto.
Sage è una ragazza ebrea dei giorni nostri.  Non è religiosa e non ha mai creduto in Dio soprattutto dopo la tragica morte della madre.
L’incidente non le ha portato via soltanto lei, ma anche una parte del viso, lasciandole un evidente cicatrice che le sfigura il volto.
Tutto ciò ha reso Sage una ragazza diffidente e chiusa che si nasconde dietro al suo lavoro di fornaia e ad una relazione clandestina senza alcun futuro.
La sua vita però, cambia per sempre quando incontra Josef, un vecchietto molto amato in paese, dedito al volontariato e alla beneficenza, segnato dalla morte della moglie.
In poco tempo, i due diventano grandi amici. Con lui Sage si sente accettata e mai giudicata per la cicatrice che porta.
Josef però non è quello che sembra.
Dietro la sua reputazione perfetta, si nasconde un’ombra scura e pesante, una macchia che tinge inevitabilmente la sua anima.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Josef è stato un ufficiale delle SS e le sua mani sono macchiate del sangue di centinaia di innocenti.
Sage è sconvolta, non solo per la sorpresa, ma perché sua nonna è una sopravvissuta all’Olocausto.
La cosa più sconvolgente però, è la richiesta di Josef : vuole essere ucciso e perdonato da Sage per il suo crimine passato.
Per la ragazza, nulla sarà più come prima. Davanti a lei si aprono enigmi e quesiti di una portata spaventosamente grande.
Uccidere Josef è la cosa giusta? Una vita dedicata al bene può cancellare un crimine orrendo?
Inizialmente la protagonista decide di denunciarlo e si rivolge a Leo Stein un agente dell’FBI che si occupa di scovare i criminali nazisti.
Insieme indagheranno sul passato dell’uomo e Sage scoprirà un segreto che metterà in crisi i suoi pensieri : Josef ha avuto un ruolo determinante nell’esperienza vissuta dalla nonna all’interno di Auschwitz.
La confessione dell’ufficiale s’intreccia con quella della sopravvissuta, due esperienze completamente diverse, vissute da parti opposte della barricata.
Il racconto di Josef ci parla di un ragazzo considerato una nullità finchè non diventa un soldato delle SS.
Prestigio e onore sono quello che ottiene all’inizio, ma quando la guerra e lo sterminio entrano nel vivo, il peso delle barbarie diventa insostenibile, ma impossibili da rifiutare.
La nonna di Sage invece ci porta in un mondo che a mano a mano si sgretola, dove amici e familiari muoiono senza motivo e dove nulla è più umano.
Dal ghetto al campo di sterminio, la donna racconta una vita segnata dai soprusi e dalle barbarie, senza risparmiarci nessuno degli orrori vissuti.
In parallelo alle loro testimonianze seguiamo Sage e le sue decisioni, il suo ritorno alla vita grazie alla conoscenza della tragedia che ha segnato la sua famiglia.
Un libro splendido, intenso, devastante e sconvolgente che mi ha lasciato immersa in una bolla di pensieri.
E’ così facile giudicare qualcuno anche se ha commesso atroci delitti?
Di questo romanzo non riesco davvero a bocciare nulla. Mi ha dato tutto ciò che mi aspettavo e anche di più.
Ho vissuto intensamente l’intera vicenda insieme ai personaggi, realizzati magnificamente, provando sulla mia pelle le loro stesse sensazioni.
Una storia curata nei dettagli dalla prima all’ultima pagina che sfocia nello sconvolgente e inaspettato finale che ha molto da trasmettere ai lettori.
Se avete bisogno di una lettura forte non potete perderla.

VALUTAZIONE FINALE : 4 FATINE  E MEZZO!

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Buona lettura

Anita

4 commenti:

Francy ha detto...

Grazie mille per la tua opinione. L'autrice è la scrittrice preferita di una mia cara amica; però non mi ha mai parlato di questo romanzo, perché non lo ha letto ^^

Anita Blake ha detto...

Ve lo consiglio caldamente. Io non conoscevo quest'autrice e ora voglio leggere tutti i suoi libri :-)

Chiara Ropolo ha detto...

di questa autrice ho letto solo La custode di mia sorella, ma la adoro. E' capace di farti vedere tutti i punti di vista, anche quelli più difficili. Questo libro sicuramente lo leggerò, ma devo essere pronta

Anita Blake ha detto...

Mi è piaciuto tanto proprio per questo. È riuscita a raccontare una vicenda molto forte usando punti di vista contrapposti.