domenica 7 agosto 2016

OGNI LIBRO HA LE SUE CITAZIONI : TUTTE LE FRASI PIU' BELLE TRATTE DA "HEARTLESS" DI CORNELIA FUNKE

Buonasera lettori!Siete pronti per una nuova puntata di Ogni libro ha le sue citazioni? Per chi non la conoscesse è la rubrica del blog dedicata alle frasi che mi hanno colpito di più dell'ultimo libro letto.
Nel post di oggi tratterò le citazioni di Heartless, terzo capitolo di una splendida serie fantasy, dell'autrice bestseller Cornelia Funke.
Ho adorato questo romanzo che, come i precedenti, mi ha fatto volare con la fantasia nell'avventuroso mondo di Oltre lo Specchio dove ogni fantasia diventa realtà.

Titolo: Heartless. Il nemico immortale

Autore: Funke Cornelia
Prezzo: € 18,50
Dati: 2016, 468 pagine
Editore: Mondadori  (collana I Grandi)
Trama: Prima, però, deve nascondere la balestra di Guismund, affinché non cada in mani sbagliate. Il nemico, il Giocatore, è più vicino di quanto immagini. Ruba i volti delle persone e le tramuta in argento e, quel che è più terribile, pretende in cambio un prezzo impossibile. Vittima di un’antica maledizione che da ottocento anni gli impedisce di varcare lo specchio, il Giocatore si servirà persino di Will, il Goyl di Giada e fratello di Jacob, pur di uccidere la Fata Oscura e le sue sorelle che lo hanno bandito. Ma Jacob è disposto a tutto per ritrovare Will. Una lotta contro il tempo che condurrà i protagonisti nel misterioso Oriente, pieno di segreti e pericoli che mettono a repentaglio persino l’anima.
Ecco le frasi che più mi hanno colpito di 
“HEARTLESS” DI CORNELIA FUNKE :

Era difficile affrancarsi dall'amore. Il laccio era era quasi impossibile da strappare una volta che era stato intrecciato e lei lo aveva intrecciato stretto.

C'era una volta...le fiabe non cominciano così per niente, Will. Ma il "poi vissero per sempre felici e contenti" ce lo si deve guadagnare.
L'amore fa impazzire anche gli immortali.
La paura ere una bestia che ti cresceva dentro, se le cedevi.
Se l'avesse conosciuto meglio, forse avrebbe tentato di spiegargli che la vita non permetteva a nessuno di nascondersi da se stessi o dal mondo. Pianta, animale o essere umano che fosse, la vita costringeva tutti a imparare e crescere. Più si cercava di scappare e più diventava ardua la via. E percorrerla si doveva per forza.
"Attenta al tuo cuore, sorella volpe" le gridò Miranda. "Io non ne ho uno, eppure me l'ha spezzato"
Mentre si apriva un varco tra la folla al braccio di Jacob, Volpe attirò tutti gli sguardi su di sè. Il suo vestito era rosso cinabro.
"Do nell'occhio come una macchia di sangue sulla neve" sussurrò a Jacob.
"Direi più che spicchi come un papavero selvatico in un mazzo di fiori finti" le bisbigliò lui di rimando.
"Vi piacerebbe una vita come questa? Essere l'amante dello zar, con un proprio palazzo ma prigioniera dell'amore?"
"Si è sempre prigionieri dell'amore" Quelle parole le affiorarono alle labbra come se le avesse pronunciate  innumerevoli volte, ma non aveva mai saputo di pensarle.
L'amore gli faceva paura. Rendava troppo deboli e vulnerabili.
Il vero amore, disinteressato è più profondo degli abissi oceanici più inaccessibili.
Casa...Dunbar non chiamava così nessun posto al mondo ma, non appena entrava in una stanza piena di libri, la parola gli prendeva spontaneamente forma sulla lingua e nel cuore.
Quando lui la baciò di nuovo, il cuore di Volpe si mise a battere forte. O era quello di Jacob? Dal giorno in cui l'aveva liberata dalla trappola, non li distingueva più veramente.


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