venerdì 21 giugno 2013
NOVITA' FANTASY : LA SOGLIA DI URSULA K. LE GUIN
Ma quanto sono contenta di darvi tutte queste novità prima del week end! Eccomi con una novità fantasy che mi ha colpito molto. Leggete per credere!
Considerato un classico della fantascienza contemporanea, La Soglia di Ursula K. Le Guin (titolo originale The Beginning Place, 1980) ancora oggi, dopo trent’anni circa dalla sua prima pubblicazione, continua a sorprendere per la forte carica evocativa. Con il suo inconfondibile stile e un registro fiabesco capace - a tratti – di sfiorare la poesia, in questo romanzo la scrittrice americana presenta già in embrione tutte le caratteristiche del suo universo letterario e fantastico: il viaggio in un mondo incantato, che fuori di metafora diventa una vera e propria fuga dei due ragazzi dalle difficoltà della vita reale, la contrapposizione fra due dimensioni spazio-temporali, l’esplorazione dell’inconscio e dell’altro da noi, il rapporto uomo-donna. I temi cari alla letteratura utopica angloamericana si innestano in un’analisi delle dinamiche della società contemporanea e si fanno pretesto narrativo per indagare le profondità più recondite dell’essere umano, con le sue paure e debolezze, ma anche con le passioni e le speranze più pure e vitali.
TITOLO : LA SOGLIA
AUTRICE : Ursula K. Le Guin
EDITORE : GARGOYLE
DATI : 2013, 240 PAGINE
PREZZO : 16,50 euro
Trama : Irene e Hugh provengono entrambi da famiglie disastrate. Lei deve subire i maltrattamenti di un patrigno alcolizzato e violento, mentre lui non sopporta l’invadenza di sua madre. Ma un giorno, per caso, scoprono la soglia, un passaggio segreto che conduce in un mondo dove le leggi spazio-temporali sembrano non esistere. Hugh e Irene non sanno come o perché abbiano accesso a questo luogo incantato, sperduto tra i boschi, sanno solo che ogni volta che vi si rifugiano, trovano la pace, sfuggendo così agli opprimenti problemi della vita reale. Mentre Irene, però, non sempre ha il potere di entrarvi, Hugh invece perde spesso la strada per uscirne. Così, dopo la diffidenza iniziale, i due decidono di incamminarsi insieme verso Tambreabrezi, la mitica città del Nord, per salvare i suoi abitanti da un destino ignoto e terribile. In questo modo – e lasciandosi travolgere da un’improvvisa passione – impareranno ad affrontare le difficoltà della crescita e a sciogliere quei vincoli che imprigionano le loro vite nella dimensione reale, per approdare a una nuova libertà.
“Indugiò sulla soglia, sovrastato dagli alberi scuri. Se mi girassi, pensò, vedrei la luce del sole tra il fogliame. Ma non si guardò indietro. Avanzò, lentamente. Si fermò sull’orlo dell’acqua per togliersi l’orologio; la lancetta dei secondi non si muoveva e le altre erano ferme sulle sei meno due minuti. Gli diede una scrollata, poi lo infilò nella tasca dei jeans, si rimboccò le maniche della camicia fino ai gomiti e si inginocchiò. Si sporse in avanti con deliberata lentezza, chinò la testa affondando le mani nella sabbia fangosa della riva e bevve l’acqua corrente. Un paio di metri più a monte, un grosso masso piatto emergeva dal torrente. […] Nelle secche sabbiose a ridosso del macigno, c’erano sciami di ciottoli, i cui colori screziati erano intensificati dall’acqua. […] li
guardò sotto la trasparente superficie increspata dalla corrente, poi si sedette di nuovo sulla roccia sporgente e alzò gli occhi verso il cielo incolore. Niente si muoveva, lassù. Accanto alla nera punta aguzza di un pino, sul crinale oltre il ruscello, gli parve di intravedere una stella con la coda nell’occhio, ma quando la cercò direttamente con lo sguardo non riuscì a vederla. Restò fermo così a lungo, con le braccia strette intorno alle ginocchia, nel mormorio musicale dell’acqua”.
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1 commento:
nonostante sia una fan del fantasy..ursula mi manca..mia sorella ha letto la leggenda di earthsea ma non le è piaciuta tantissimo..io devo ancora affrontare l'autrice..vedremo
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