Questo romanzo è il settimo volume della serie urban fantasy "La Confraternita del Pugnale Nero" dedicato alla coppia Rehvenge e Elhena.
Ecco le citazioni che più mi hanno colpito in:
RISCATTO. LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO. VOL 7 DI J.R WARD
"Ci sei Elhena?" Erano state l'inizio. La linea di partenza di un viaggio sconvolgente camuffata da semplice domanda.
Era lieta di non aver saputo, all'epoca, dove l'avrebbero condotta.
Perchè a volte puoi superare l'inferno solamente se non sai di esserci già troppo dentro per poterne uscire.
"Senza il tempo" continuò l'angelo "ti resta solo il pantano informe e senza fondo dell'eternità."
"Per tua informazione, la filosofia mi annoia."
"Non è filosofia. E' la realtà. Il tempo dà significato alla vita."
"Io non sono nessuno"
Fissando gli occhi color ametista di Rehv, Ehlena pensò che era proprio vero. In quell'attimo di silenzio, mentre un'esplosiva tensione erotica li legava e il penetrante profumo di colonia aleggiava nell'aria, lui era tutto e tutti."
"Non so fin a dove arriverà questa cosa tra noi. Magari durerà solo una notte. Magari un mese. Magari dieci anni o di più. So soltanto che la vita è troppo breve per non tornare qui e stare di nuovo così, con te. Stare con te mi piace troppo perchè me ne freghi qualcosa del resto. Mi importa solo vivere un altro momento come questo."
Ci fu un altro rumore poi il click di una serratura. "Mi dai un minuto?"
Un minuto? Cristo, le avrebbe dato il mondo intero, se avesse potuto.
Con la testa posata sul cuore di Rehv mormorò "E' magnifico"
"Già"
"Eppure...non so, solo tu mi sembri reale."
Rehvenge si scosto leggermente e le alzò il mento con una delle sue dita affusolate. Elhena sorrise.
"Stavo pensando esattamente la stessa cosa" lo sentì dire.
"In questo momento vedo soltanto te."
"Bè, mi sento scema a dirlo." Elhena si lisciò i calzoni da grande magazzino. "Mi piacerebbe avere vestiti più belli. Allora sì sarei bella."
Rehvenge rimase in silenzio qualche istante.
Poi le fece prendere un colpo inginocchiandosi davanti a lei.
Quando la guardò in faccia aveva un leggero sorriso sulle labbra.
"Proprio non capisci, vero?" Con delicatezza le accarezzò il polpaccio e le sollevò il piede, posandolo sulla proprio coscia. Slacciando le stringhe della della misera ballerina di tela Keds, mormorò : "Qualunque cosa indossi, per me sarai sempre una regina".
4 commenti:
Fantastiche, bellissime citazioni ^-^ <3<3<3
Vero, piacciono tanto anche a me :)
oh Revh, quanto mi piace
Bello, bello :)
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