martedì 22 novembre 2016

LA MIA OPINIONE SU : LA SARTA DI DACHAU DI MARY CHAMBERLAIN

Buongiorno lettori! La recensione di oggi è dedicata ad un romanzo storico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che ci racconta l’avventura di una donne forte e coraggiosa segnata da terribili avvenimenti.

Titolo: La sarta di Dachau
Autore: Mary Chamberlain
Editore: Garzanti Libri
Pagine: 320
Prezzo:  € 16,90
Trama: Londra, 1939. Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. Ha da poco cominciato a lavorare presso una sartoria in Dover Street, e la vita sembra sorriderle. Un viaggio imprevisto a Parigi le fa toccare con mano i confini del suo sogno: stoffe preziose, tagli raffinati, ricami dorati. Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada è intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano davanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, dove il freddo si insinua senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Ada si aggrappa all’unica cosa che le rimane, il suo sogno. L’unica cosa che la tiene in vita. La sua abilità con ago e filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati, nonostante le ristrettezze belliche. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello della sua carriera. Un vestito da sera nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l’abito da sposa di Eva Braun, l’amante del Führer… La sarta di Dachau è un caso editoriale mondiale. Venduto in 26 paesi, ha conquistato il cuore dei librai e dei lettori inglesi. Una storia di orrore e di speranza, di vite spezzate e della capacità di sopravvivere grazie ai propri sogni. La storia di una donna che non si arrende e che continua a lottare anche quando tutto sembra perso.
La mia opinione: Nel 1939 Ada è una giovane londinese con un bagaglio pieno di speranze e progetti per il futuro. Una ragazza ambiziosa e determinata che sogna di fare carriera come stilista e di realizzare abiti bellissimi da far invidia a Coco Chanel.
I suoi sogni s’infrangono come onde sulla spiaggia quando incontra l’uomo che le rovinerà la vita. Galante, misterioso e molto più grande di lei la conduce a Parigi con la promessa di una vita migliore, ma quando Hitler dichiara guerra, tutto cambia.
Abbandonata a se stessa Ada è costretta a scappare e nascondersi in una città che non conosce. Sarà costretta a rifugiarsi in un convento per poi venire trasferita, come prigioniera di guerra, presso l’abitazione del generale del campo di Dachau.
Trattata come una schiava e costretta a subire angherie di ogni tipo, Ada vede le sue speranze volar via dalla finestra finchè la padrona di casa non scopre le sue abilità da stilista.
Da quel momento, Ada ritrova la speranza e la gioia di andare a vanti, anche se le donne tedesche per cui lavora la considerano al pari di uno scarafaggio.
Un’esperienza devastante, ma straordinaria che la porterà persino a confezionare l’abito nuziale di Eva Braun, l’amante di Hitler.
Questo libro non è un resoconto della guerra o una testimonianza dei capi di sterminio come credevo all’inizio bensì la storia di una donna forte, tenace e ambiziosa che non ha mai smesso di credere nei suoi sogni e nel suo talento.
Una lettura coinvolgente, intensa ed emozionante che cattura il lettore fin dalle prime pagine e lo conduce nelle più svariate situazioni, a contatto con personaggi interessanti e poliedrici.
Lo stile dell’autrice è fluido e scorrevole, per non parlare dell’accuratezza riservata alla ricostruzione dell’ambientazione e ai dettagli storici.
Dai particolari emerge il lavoro di professoressa di storia, presso l’ Università di Oxford, di Mary Chamberlain che nonostante abbia lavorato di fantasia sul personaggio di Ada, ci ha regalato un ottimo romanzo storico.
Il finale è struggente, ma perfettamente adatto a questo genere di storia , da cui non mi aspettavo nulla di meno.
Ricco di colpi di scena, momenti di tensione e di suspance è un romanzo da non lasciarsi scappare!

VALUTAZIONE FINALE: 4 FATINE
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Buona lettura
Anita 

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