Per la rubrica del sabato, dedicata ai romanzi più datati che ho letto, vi palerò di un romanzo per ragazzi molto particolare..
Titolo : La casa delle vacanze
Autore : Clive Barker
Editore : Rizzoli
Prezzo: € 11.00
Data di Pubblicazione: Gennaio 2008
Pagine: 240
Trama : È un pomeriggio di pioggia. Harvey, dieci anni, si sta annoiando in camera sua, quando dalla finestra entra uno strano signore con il viso giallognolo e un largo sorriso fisso. "Qui c'è un ragazzo che ha bisogno di vacanza" dice. Così comincia l'avventura. Harvey arriva nella Casa delle Vacanze, dove tutto è meraviglioso; si gioca, si mangia, non ci si annoia mai. Un luogo perfetto? Forse, per un po'. Poi però viene voglia di andare via, e allora...
Ho letto questo libro durante le scuole medie, ma non l'ho mai dimenticato..
Harvey, il protagonista, è un bambino di dieci anni, solo e annoiato.
Il suo spirito d'avventura freme per liberarsi e stare in casa senza far nulla non lo aiuta, finchè uno strano personaggio non si presenta a casa sua, con un invito decisamente strano..
Rictus accompagna Harvey alla casa delle vacanze, un luogo meraviglioso e magico, dove tutti i desideri diventano realtà.
Per il bambino è come il paradiso.
Le regole non esistono, ognuno può fare ciò che vuole e i sogni diventano reali.
E' Natale ogni volta che lui lo desidera e se si stanca dell'inverno, basta un battito di ciglia a trasportarlo in un'estate caldissima..
Tra risate e giochi, il bambino perde la cognizione del tempo, finchè, insieme al suo amico Wendell, scopre che qualcosa in quella casa magnifica proprio non va.
Insieme cercano d'indagare e quando decidono di andarsene scoprono che non è così facile come sembra..
Una storia per ragazzi, carica d' emozioni, mistero e suspance, in grado di caricare il lettore di una forte dose di adrenalina.
Il thriller incontra il fantasy dando vita ad una lettura entusiasmante ed originale che cattura fino al sorprendente finale.
Ricordo troppo poco di questo libro e in futuro mi piacerebbe rileggerlo per assaporare di nuovo quelle emozioni che da bambina mi avevano fatto battere il cuore.
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