lunedì 28 agosto 2017

LA MIA OPINIONE SU: IL MAGO DI LEV GROSSMAN E I CAVALIERI DEL NORD DI MATTEO STRUKUL

Buongiorno lettori! Iniziamo la settimana con un una doppia recensione dedicata a due romanzi fantasy che ho letto di recente.
Il mago mi ha ricordato un mix tra Harry Potter e Le Cronache di Narnia mentre I cavalieri del Nord è un fantasy epico dallo stampo classico. Continuate a leggere per saperne di più ^^

IL MAGO DI LEV GROSSMAN ( EDITORE RIZZOLI)
Trama: Quentin Coldwater ha diciassette anni, la mente di un genio e troppe inquietudini. Da cui si libera solo immergendosi nel mondo incantato di Fillorg, in cui sono ambientati i suoi romanzi preferiti. Un giorno viene scelto dalla prestigiosa università per maghi di Brakebills, che sorge nascosta da un incantesimo sulle rive dell'Hudson. A Brakebills la magia è una cosa seria, e tra lezioni di stregoneria, emozionanti partite a welters, primi amori e nuove amicizie, Quentin ne impara i segreti. Ma la magia ha anche dei lati oscuri e Quentin lo capirà a proprie spese ritrovandosi nella "sua" Fillorg, magicamente reale, per scoprire che anche lì, come nel nostro mondo, i colori del bene e del male sono pericolosamente sfumati.

La mia opinione: Leggere questo libro è stata una vera a propria sfida, una specie di percorso sulle montagne russe, fra alti e bassi.
L’inizio è intrigante e riesce a catturare l’attenzione parlandoci di Quentin e il suo arrivo nella scuola per maghi di Brakebills.
Fin qui tutto bene, peccato che la vicenda si areni con l’inizio del suo apprendistato.
L’esperienza di Quentin a Brakerbills è solo una pallida imitazione di quella di Harry Potter ad Hogwarts.
La lettura scorre lenta e monotona, non ci sono colpi di scena, la scuola e le sue attività non sono approfondite, tutto sempre buttato a caso senza alcuno sviluppo.
I personaggi che circondano Quentin non mi hanno lasciato praticamente nulla. Solo dopo molto pagine sono riuscita ad associare i nomi alle personalità descritte.
Il tutto peggiora quando Quentin termina la scuola e va a vivere con la sua fidanzata.  Pagine intere dedicate a lunghi discorsi sulla filosofia della magia e sul suo significato che, per carità, sarebbero state pure interessanti se trattate in modo più leggero.
La storia d’amore vissuta da Quentin non mi è piaciuta per niente. Forse, essendo un fantasy, mi aspettavo qualcosa di più romantico o magico. Invece mi sono ritrovata di fronte a due persone reali che sbagliano e si feriscono, ma che stonano con il resto.
Insomma, la parte centrale mi aveva quasi fatto abbandonare tutto finchè non arriva il momento in cui, Quentin e la sua compagnia, compie un viaggio a Fillorg.
Quest’ultimo è un regno immaginario che mi ha ricordato moltissimo Le Cronache di Narnia dove i personaggi avranno il ruolo di salvatori.
Da questo momento in poi la storia si risolleva. Compaiono creature leggendarie, mostri di ogni genere, misteri da sbrogliare, pericolose avventure e scontri magici all’ultimo sangue.
Persino i personaggi, di cui neanche ricordavo il nome, acquistano una nuova luce e una vivacità più marcata.  
La parte finale , a mio parere, risulta la più viva ed emozionante e si presenta quasi come un contenuto extra rispetto al resto del libro invece che uno sviluppo della vicenda.
Tirando le somme, non posso comunque promuoverlo, nonostante alla fine si sia risollevato.
L’ho trovato troppo noioso e pesante e ha deluso le mie aspettative. Con una trama del genere poteva dare tantissime emozioni invece si è rivelato il contrario.

VALUTAZIONE FINALE: 2 FATINE E MEZZO!
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I CAVALIERI DEL NORD DI MATTEO STRUKUL (MULTIPLAYER EDIZIONI)
Trama: Salvato, ancora bambino, in una notte di luna e lupi, Wolf è diventato un giovane cavaliere teutone. cresciuto sotto la guida Kaspar von Feuchtwangen, suo mentore e maestro. il ragazzo intraprende insieme ad altri settanta cavalieri crociati un lungo viaggio dalla Russia alla Transilvania, per raggiungere e difendere il castello di Dietrichstein, ultimo avamposto della fede cristiana in una terra ormai in preda a orde di barbari e diaboliche forze oscure. Lungo la via, fra terre addormentate in un inverno infinito, Wolf incontra Kira, che tutti credono una strega, ma che in realtà nasconde una storia di ribellione e violenza nei bellissimi occhi color temporale. la sua è una figura che getta scompiglio nella schiera teutone, poco avvezza alla presenza femminile, che reagisce con sospetto e rabbia, ritenendo la donna responsabile delle molte sventure che costellano il lungo viaggio, ma niente è come sembra nell'Europa del 1240. Fra magia e religione, passioni e tradimenti, Wolf conoscerà se stesso attraverso il sacrificio e il coraggio, fino ad affrontare una terribile guerriera che si fa chiamare La Madre dei Morti, un diabolico negromante e un Re senza corona, mentre l'amore per Kira martella il cuore aprendo ferite: perché Wolf è un cavaliere dell'ordine e la regola proibisce di amare una donna, soprattutto quando è una creatura irresistibile, a meno che...

La mia opinione: I cavalieri del Nord è un fantasy epico di stampo medievale , un romanzo curato nei dettagli, non solo a livello stilistico, ma anche grafico.
Inizialmente pensavo che il protagonista fosse esclusivamente Wolf, il guerriero crociato salvato dai lupi e cresciuto come un grande cavaliere, invece mi sbagliavo.
La storia è sorretta dal punto di vista di svariati personaggi, ognuno con una personalità e un carattere ben definiti, che danno una luce sfaccettata e intrigante alla vicenda.
Non mi sono affezionata particolarmente a nessuno di loro, ma riconosco la cura con cui l’autore li ha realizzati.
La vicenda è avvincente e scorrevole, si legge bene anche se avrei preferito qualche colpo di scena in più per aggiungere quel pizzico di pepe che manca.
Il sentimento che nasce tra Kira e Wolf non mi ha coinvolto molto. Un amore che non ho avvertito profondamente e che non ho vissuto a pieno.
Una buona lettura, curata e attenta, attraverso cui traspare l’esperienza e gli studi fatti dallo scrittore.
Quello che mi è mancato di più è stato il sentimento e la passione, quel qualcosa che rende i personaggi ancora più veri e che mi facesse emozionare.
Un romanzo adatto a chi ha bisogno di azione e avventura che con un pizzico di pathos in più sarebbe stato ottimo.

VALUTAZIONE FINALE: 3 FATINE -
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Buona lettura
Anita

2 commenti:

Chiara Ropolo ha detto...

di Strukul ho letto il primo della serie de I Medici. E' molto accurato ma coinvolge meno. Questo mi incuriosisce e ho l'ebook, prima o poi lo leggerò

Anita Blake ha detto...

Stessa cosa che ho pensato io. E' un romanzo molto curato, però manca quel coinvolgimento tale da renderlo indimenticabile.