Buonasera lettori! Un'altra settimana è volata via e sono di nuovo qui pronta a godermi il week end.
Scatti&Books è la rubrica dedicata ai libri e alle immagini che cerca di concretizzare attraverso le foto le sensazioni che ho avuto durante una particolare lettura.
LA FOTO SI ISPIRA AL ROMANZO: NON DITE ALLA MAMMA CHE FACCIO LA SEGRETARIA DI DEBORA ATTANASIO
Questo romanzo mi ha fatto ridere a crepapelle, ma è anche riuscito ad infondermi un pizzico di malinconia, soprattutto nella parte finale.
Nonostante le apparenze mi è piaciuto molto e l'ho trovato una lettura scorrevole e frizzante.
Le (dis)avventure di Debora, finita a lavorare come segretaria per Diva Futura( famosa agenzia italiana per pornostar) sono davvero comiche ed esilaranti.
Tra gaffe e imprevisti di ogni genere, Debora si ritrova a fronteggiare un capo dispotico, ma di buon cuore e una serie di pornodive, alcune petulanti e noiose, altre materne e amichevoli.
Ho utilizzato l'effetto “pellicola fotografica” per indicare le riprese e i servizi fotografici a cui Debora deve presiedere e che spesso si rivelano situazioni scottanti, ma divertenti.
Le immagini che ho utilizzato, per contorno al libro,sono decisamente soft anche se mirano a sottolineare il genere di film e di spettacoli di cui si occupa Diva Futura.
Spero di aver reso bene l’idea di questo romanzo simpatico e brillante ^^
Trama: Dimenticate tutti i cliché sul porno. Non è come ve lo immaginate. E neppure come se lo immagina Debora, studentessa squattrinata ma mutuo-munita, che si ritrova per caso a fare la segretaria a Diva Futura, la mitica agenzia delle più famose pornostar italiane: Moana, Cicciolina, Milly D'Abbraccio, Eva Henger. Tanto è per poco, si dice. Continuerà a ripeterselo per nove anni, durante i quali le viene chiesto di fare di tutto: nutrire di topi il pitone del capo, accompagnare le stelline in giro per locali, dare loro lezioni di guida, scrivere lettere (e rispondersi) alle riviste a luci rosse. Di tutto, tranne spogliarsi o finire sul set. Tra provini di attori più o meno dotati, telefonate di affezionati maniaci e burrascose fughe dalla polizia, trascorre gli anni più liberi, felici e divertenti della sua vita. E assiste all'epoca d'oro del porno italiano, quando le star erano più famose dei calciatori e finivano in Parlamento... Su quel "circo" regna incontrastato Riccardo Schicchi, un piccolo (per statura) grande (per talento) genio, con i suoi innamoramenti folli e ostinati, con il glorioso ed enorme telefonino Nec P3 sempre in tasca, capace di trasformare qualsiasi cosa - anche il suo coma diabetico - in un evento da paparazzare, ma fedele a un rigoroso codice d'onore: "Amorali sì, immorali mai".
Buona serata
Anita
Nessun commento:
Posta un commento