lunedì 23 dicembre 2013

ONCE UPON A TIME, UNDICESIMO EPISODIO DELLA TERZA STAGIONE : RIASSUNTO, OPINIONI E CURIOSITA' DI BENE E ANITA




Buongiorno lettori! Scusate il ritardo, ma ieri sono stata a cena fuori e non sono riuscita a pubblicare il post come di solito.
Niente paura non mi sono dimenticata della mia serie preferita!
In questo post troverete un breve riassunto, commenti e curiosità sull'undicesimo episodio della terza stagione di Once Upon a Time, ancora inedita in Italia. 
Purtroppo questa è l'ultima puntata della prima parte della serie che riprenderà a primavera :(


L'OPINIONE DI ANITA
Ho appena terminato l'undicesima puntata e sono praticamente sotto shock.

I colpi di scena, accaduti finora , sono niente in confronto a cio che succede in questo episodio.

L'inizio , l' avevo preso sotto gamba, pensando " Bè è tutto qui?" .

Non potevo sbagliarmi di più!

Il principio dell'episodio non è particolarmente esaltante. Pan riesce a recuperare gli ingredienti per fare la maledizione ( e fin qui tutto previsto), ma i nostri eroi, grazie a Tremo, realizzano un piano ben congeniato per fermarlo.
Per preparare l'incantesimo, che servirà a scambiare i corpi di Harry e Pan, serve una bacchetta magica, nascosta dalle fate seguaci della fata turchina, ormai deceduta.

Hook, Bae, Trilli e Azzurro si precipitano nella chiesa, dove le fate commemorano il corpo della defunta, per chiedere il loro aiuto.

All'improvviso, sbuca fuori l'ombra di Pan, sempre pronta a mettere i bastoni tra le ruote, ma Trilli animata dalla sua speranza ritrovata, riesce a librarsi in volo e catturarla ( anche troppo facilmente) all'interno della lampada a forma di cocco.

In quel momento, tra la gioia dei nostri eroi, esce dalla bara la fata turchina, che con la morte dell'ombra, bruciata tra le fiamme di una torcia, si è risvegliata.
Per premiare la buona volontà di Trilli, le dona di nuovo le sue ali e le permette di tornare ad essere una fata a tutti i diritti.

Finalmente Tremotino ha tutti gli strumenti per completare l'incantesimo e il trasferimento dello spirito, da un corpo all’ altro, viene compiuto.

Pan si risveglia nel suo corpo, sorvegliato a vista nello studio di Tremo, dallo stesso Signore Oscuro mentre gli altri sono corsi a cercare Herry.

Molto prevedibilmente, Pan si libera dal bracciale di protezione che Tremotino gli aveva messo, per bloccare i suoi poteri, glielo trasferisce e in pochi secondi lo atterra.

Nuovamente i nostri eroi sono in situazione di stallo. Loro da una parte e Pan dall'altra, deciso a lanciare la maledizione e annientarli tutti.

Nonostante sia stato privato dei suoi poteri, Tremotino sfodera un comportamento encomiabile. Abbandonati i vecchi panni del codardo, affronta Pan senza la magia e decide di ucciderlo, usando il suo pugnale.
 Il suo sacrificio è enorme, perchè suicidarsi è l'unico modo per fermare Pan, in quanto estremamente legati tra loro.

Dopo un commovente addio a Belle e Bae, che assistono impotenti al sacrificio di Tremo , immobilizzati da un incantesimo di Pan, il Signore Oscuro si uccide portando con se il padre ( malvagio e manipolatore fino alla fine).

Un grosso colpo per tutti, perchè con un gesto inaspettato e molto coraggioso, se ne va uno dei personaggi principali di Once.

Uno dei perni del racconto e una delle figure più controverse dell'intera serie. Spero solo che il suo personaggio non sia scomparso del tutto...

A questo punto, mi sono rilassata al pensiero che Pan fosse morto, ma in realtà il bello è solo all'inizio.
 La maledizione è ormai lanciata e l'unica che la può fermare è Regina, al prezzo di rinunciare a ciò che  ama di più al mondo, ovvero Herry.

L' incantesimo potrà essere spezzato, ma a pagare le conseguenze, saranno tutti i protagonisti della serie.

Tutti loro torneranno da dove sono venuti, tranne Emma ed Harry, che saranno costretti a rimanere nel mondo reale.

A quanto pare nulla si può fare per cambiare questo tristissimo destino.

Al confine di Storybrooke, assistiamo ad uno dei momenti più tristi della storia di questo telefilm. Emma che dice nuovamente addio ai suoi genitori, a Neal e soprattutto ad Hook che mi ha fatto sciogliere con il suo romantico addio.
Mi sono rattristata persino nel vedere Regina in lacrime costretta a lasciare Herry e il colpo finale è arrivato quando Emma e Regina si salutano.

In lotta fin dalla prima stagione, finalmente il loro astio è giunto alla fine. Peccato che, proprio ora che Regina è diventata una persona migliore e consapevole dei suoi errori, debba finire tutto così.

Come ultimo dono, Regina regala ad Emma ed Herry un nuovo futuro, non ricorderanno nulla degli abitanti di Storybrooke e vivranno la loro vita, come se dopo il parto, Emma avesse voluto tenere Herry con se.

Grande colpo di scena finale che mi ha tolto almeno due anni di vita. Un anno dopo, Harry ed Emma fanno colazione, quando sentono bussare alla porta.
 Emma va ad aprire e si ritrova Hook sulla soglia. Le dice che la sua famiglia è tornata e non si è dimenticata di lei, ma la salvatrice, così come il figlio, non ricorda nulla degli anni a Storybrooke.

Hook la bacia, per tentare di risvegliare la sua memoria, ma si becca un bel calcione, in pieno stile Swan.

L'avventura è ricominciata, ma questa volta la situazione è ribaltata rispetto all'inizio.

Se nella prima stagione Harry era l'unico a ricordare, ora sono lui ed Emma ad aver perso i ricordi.

Una puntata davvero mozzafiato che mi ha colto veramente di sorpresa. Non mi aspettavo certo un finale scontato, ma questo è stato letteralmente spiazzante.

Non vi ho ancora parlato del flashback di questa puntata, diverso rispetto agli altri. Invece di farne uno unico, gli autori hanno preferito frammentarlo, creando tante piccole finestre sul passato di ognuno dei personaggi.

Quello che mi è piaciuto di più, è stato quello dedicato a Neve ed Harry.

Dove  Neve, ancora ignara di essere il personaggio di una favola, assiste ad un momento di sconforto di Harry, in piena crisi d'identità.
Il bambino infatti, comincia a sospettare che qualcosa non vada in Storybrooke e Mary Margaret gli regala un libro di favole che inspiegabilmente ha trovato in casa.

Da qui capiamo l'origine del famoso libro che Herry porta sempre con se e il momento esatto in cui accosta la figura della sua maestra a quella di Biancaneve.

Veramente un bell'episodio, peccato che mi ha lasciato con un magone enorme e con l'ansia di scoprire come finirà.

E ora, chi ci arriva fino a primavera, quando ricomincerà la serie in America???

L'OPINIONE DI BENE
Un episodio degno di un finale di stagione più che di un finale invernale. In quest’ultimo episodio dell’anno ho respirato tanto della prima stagione. Una specie di spirale, siamo tornati al punto da cui siamo partiti, ma ad un livello più alto, maggiore. 
La scorsa puntata, ora, la leggo con occhi diversi, il saluto per il ritorno dei nostri eroi ora si tinge di malinconia, sembra molto di più un addio che un bentornati. Tante cose si sono ripetute, ma questa volta i nostri personaggi sono cresciuti, ora fanno la cosa giusta: Rumple incanta il nipote non per farlo finire in mezzo al fuoco ma per salvarlo, Regina lancia un incantesimo di memoria per lenire il dolore degli altri e non per vendicarsi, Emma accetta l’abbraccio della madre non con passiva incertezza ma con doloroso rimorso perché non la vuole lasciare (e non scordiamoci del povero Grumpie, di nuovo foriero di cattive notizie). E non scordiamoci la musica della scena finale e la sveglia che suona proprio alle 8 e 15.
I tanti flashback, apparentemente troppi per mantenere la coesione di una narrazione così veloce, ci ricordano invece la strada percorsa dai nostri beniamini, siano essi buoni o cattivi. Una Tink cattiva che flirta in maniera quasi oscena con il bel pirata ora invece è pronta a credere in sé stessa fino a salvare le persone che le hanno dato una seconda possibilità. Un Hook che fino a poche settimane prima era pronto ad abbandonare Greg e Tamara ed il proprio piano di vendetta pur di salvarsi la vita, ora si lancia in mezzo al pericolo per far sì che le persone a cui Emma tiene siano salve. Un Rumplestilskin che lascia da parte la sua codardia, che sceglie di non tagliarsi la mano (che parallelismo anche questo con Hook!) ma affronta la sua (e di quale persona non lo è?) più grande paura, la morte per salvare la città, ma soprattutto le persone che ama. Una Emma che, anche se non ammetterà mai ad alta voce di voler bene ai genitori, è la prima a consolare la madre perché ha finalmente capito, con il cuore e non con la testa, perché l’hanno dovuta abbandonare. Una sublime Regina che accetta infine di non essere lei la vittima della situazione (ricordate, quando massacrava interi villaggi solo perché erano dalla parte della, secondo lei, colpevole Snow?) ma di essere la cattiva e di non meritarsi un lieto fine, una madre pronta al sacrificio ultimo per il bene del figlio, lasciarlo andare, consolandolo anche nel momento dell’addio, dimostrando di non essere più la persona malvagia che era. 
Ma anche una donna che ha capito che Emma non è la causa di tutti i suoi mali ma una persona con cui ha in comune la cosa più importante, il bene del figlio. Mi piacerebbe poterci scorgere anche un minimo di rimpianto per quello che ha fatto alla famiglia Charming, ma forse questo è un po’ esagerato.
L’uscita di scena (sarà veramente così? Gli spoiler ci parlavano di una morte tra i personaggi principali…) di Rumple è stata al tempo stesso drammatica e sottovalutata, persa nel ritmo incessante della narrazione che in realtà è stata fin troppo commovente, con il sacrificio ultimo che chiunque possa compiere. Ma anche Regina deve compiere un passo grande se vuole salvare tutti. Avete notato come si rivolga a Snow quando parla della maledizione? Un passo che avrà conseguenze su tutti. In primis su Emma, ora che ha iniziato a credere nella possibilità di un lieto fine, se lo vede strappare di nuovo dagli eventi. Un’altra volta Snow deve fare il passo più difficile che una madre può fare e spingere sua figlia ad andarsene, ricordandole però che la bambina orfana che era ha cambiato la vita di un sacco di persone e che ora ha la cosa più importante di tutte, l’amore di una famiglia e degli amici. E forse, in una strana maniera, anche quello degli ex nemici.

Scene migliori:
1. La scena del libro. Mi ha commosso rivedere la Mary Margaret dell’inizio, e vedere finalmente una scienza appena accennata, e capire che la speranza e il credere erano al centro della nostra storia ben prima di quanto pensassimo. Ora scopriamo che in realtà i disegni del libro non sono affatto chiari come pensavamo, che li abbiamo sempre visti con gli occhi del vero credente.

2. L’addio.

3. La scena della colazione. Come chi era maledetto prima, Emma e Henry non ricorderanno chi sono, ma i loro veri sé s’intravedono dai piccoli gesti, come cercare la cannella per la cioccolata.

Scene peggiori:

1. L’eliminazione sul fuoco dell’ombra di Pan…veramente era così semplice?

2. Non ho capito perché l’unico modo per eliminare Pan è il sacrificio di Rumple. Perché l’unico modo per farlo morire è morire entrambi? E perché con il pugnale?

3. Il potere di bloccare di Pan. Che banalità, per far sì che tutti fossero presenti ma nessuno potesse interferire. Regina si è anche sbagliata a giocare alle belle statuine e si è mossa con gli occhi.

Le tre domande

1. qualcuno mi spiega perché Neal non è andato con la famiglia? Lui non faceva parte della maledizione iniziale, poteva varcare il confine senza perdere la memoria.

2. Ma quelli tornati nella foresta incantata, manterranno la memoria di questi ultimi trent’anni?

3. Quando arriva marzo?

Citazioni
(Questa volta sono troppe le citazioni per scegliere le tre migliori)

C. “ The unknown isn't always bad. Life is full of twists and turns you never see coming.”
C. “L’ignoto non è sempre male. La vita è piena di curve e sconvolgimenti che non vedi arrivare.”

S. “ I choose hope.”
S. “Scelgo la speranza.”

H. “I'm not part of Pan's brigade. And I can assure you, I'm anything but a boy.”
H. “Non faccio parte della banda di Pan. E posso assicurarti che sono tutto fuorché un bambino.”

M.M. “And what exactly do you think fairy tales are? They are a reminder that our lives will get better if we just hold on to hope. Your happy ending may not be what you expect, but that is what will make it so special.”
M.M. ”E cosa credi che siano le favole? Sono un sollecito (a ricordarci) che le nostre vite miglioreranno se ci aggrappiamo alla speranza. Il tuo lieto fino potrebbe non essere quello che ti aspettavi, ma è questo che lo renderà così speciale.”

Hn.”Mom, mom, I just saw you guys.”
Hn. “ Mamma, mamma. Vi ho appena visti.”

R. “Ah, but I'm a villain. And villains don't get happy endings.”
R. “Ah, ma io sono un cattivo. E i cattivi non meritano un lieto fine.”

H.” Or should we all start preparing our souls?' Cause mine's gonna take some time.”
H. “O dovremmo preparare le nostre anime? Perché a me ci vorrà un po’ di tempo.”

S. “Emma, you have to go.”
E. “I just found you.”
S.” And now it's time for you to leave us again. For your best chance, for his.”
E. “No. N... no, I... I...I'm...not... done. I'm the Savior, right? I'm supposed to bring back all the happy endings. That's what Henry always said.”
S. “Happy endings aren't always what they think they will be. Look around you. You've touched the lives
of everyone here.”
E. “ But we're a family.”
S. “Yes, and we always will be. You gave us that.
C. “You and Henry can be a family, and you can get your wish. You can be like everyone else. You can be happy. “
S. “ It's time for you to believe in yourself, Emma. It's time for you to find hope.”
S.”Emma, devi andare.”
E.” Vi ho appena ritrovati.”
S. “E ora è il momenti di lasciarci di nuovo.è la tua migliore possibilità, è la sua migliore possibilità”
E. “No. N…no, io…io…io non ho finito. Sono la salvatrice, giusto? Dovrei riportare I lieti fine. è quello che Henry ha sempre detto.
S. “I lieti fine non sono sempre come ce li aspettiamo. Guardati attorno. Hai toccato le vite di ogni persona presente.”
E, “Ma siamo una famiglia.”
S: “Sì, e lo saremo sempre. Tu ce l’hai donata.”
C. “Tu e Henry potrete essere una famiglia, e otterrai il tuo desiderio. Potrai essere come chiunque altro. Potrai essere felice.”
S. “È ora che tu creda in te stessa, Emma. È ora che tu trovi la speranza.

Hn “You're not a villain. You're my mom.”
Hn. “Tu non sei un cattivo. Tu sei mia madre.”

R. “My gift to you...is good memories, a good life for you...and Henry.”
R. “Il mio regalo per te….sono bei ricordi, una bella vita per te….e per Henry”



Nota di Bene. Approfitto di questo spazio per ringraziare Anita di questa collaborazione, e al più tardi ci risentiamo in primavera. :)

Nota di Anita. Colgo anche io l'occasione per ringraziarti di aver fatto parte di questa meravigliosa rubrica e aver trasformato in realtà un progetto che era solo nella mia testa.
Grazie!!!
Come faremo fino a primavera????

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