lunedì 12 settembre 2016

OGNI LIBRO HA LE SUE CITAZIONI : TUTTE LE FRASI PIU' BELLE DI "SINNER. IL RITORNO DEI LUPI DI MERCY FALLS" DI MAGGIE STIEFVATER

Buonasera lettori! La puntata di oggi della rubrica Ogni libro ha le sue citazioni è dedicata alla frasi più belle di Sinner, il quarto capitolo di I lupi di Mercy Falls, una serie urban fantasy che ho amato fin dal primo capitolo.
Come sempre, l'autrice riesce a stupirmi con il suo stile evocativo, a volte onirico e poetico, in grado di suscitare forti emozioni,
di conseguenza non sono riuscita a trattenermi e ho segnato tantissime frasi che spero piacciano anche a voi ^^


Trama: Cole St. Clair è tornato. Il carismatico cantante dei Narkotica, scomparso dalla scena dopo essere crollato sul palco in overdose, fa la sua ricomparsa a Los Angeles. È stato assoldato dalla regina delle web Tv, Baby North, per un reality sulla produzione di un nuovo album, ma in realtà è a Los Angeles perché lì vive Isabel, il suo amore di sempre. Cole si è disintossicato, anche se non ha smesso di iniettarsi la sostanza che lo fa diventare lupo. Trasformarsi gli evita di pensare, di dover affrontare la vita, i legami: è una droga anche quella, insomma. Isabel, che a Los Angeles studia per prepararsi alla facoltà di medicina e lavora in una boutique di tendenza, accoglie il ritorno di Cole con sentimenti contrastanti. È l'amore della sua vita, ma le ha spezzato il cuore. Ritrovarsi non è facile. Per Isabel dimenticare il passato e fidarsi di Cole è una sfida; per Cole la sfida è accettare i propri sentimenti, senza droghe e senza trasformazioni.
Ecco le frasi più belle di "SINNER. IL RITORNO DEI LUPI DI MERCY FALLS" DI MAGGIE STIEFVATER.

Eravamo a qualche passo di distanza. Ci separava un certo intervallo di tempo, ma ci univa tutto il resto.

Tutto il negozio sembrava diverso, con la sua presenza. Come se insieme a lui avesse fatto entrare dalla porta il sole del pomeriggio.
Era impossibile la velocità con cui nel mio cuore tutto era andato a puttane.
Il videoclip morirà quando saremo tutti ciechi; la musica invece non morirà mai, perchè anche quando non puoi sentirla nelle orecchie, puoi sentirla nell'anima.
E poi ci ritrovammo a baciarci, affamati e spietati e incessanti, mescolando un bacio al successivo. Sentii il mio bicchiere rovesciarsi e la bibita fuoriuscire con un sibilo. Mi appoggiò la base del palmo alla guancia: teneva ancora il kiwi tra le dita. Tutto aveva l'odore del paradiso.
Mi fece pensare a tutte le ragazze con cui Cole diceva di essere andato a letto in tour. A me era sembrata una prodezza impossibile, non perchè non gli credessi, ma perchè non riuscivo a immaginare di farmi avvicinare da così tante persone. Sembrava sfibrante, frenetico. Ora però improvvisamente assistevo alla scena: come trasformava le persone in oggetti e con quale facilità poteva mollarle.
Nel cuore sentii freddo e buio.
L'indomani porta esattamente quello che gli dici di portare. Se non gli dici niente, non ottieni niente. 
Il mio sorriso era un cadavere che feci temporaneamente risorgere per lei.
Talvolta un sorriso fa una lunga strada.
Ero catturata dal modo in cui mi toccava , come se le sue dita mi trovassero bella. Come se io fossi un oggetto delizioso. Come se fosse un privilegio anche solo disegnare il mio corpo con la punta delle dita.
Le nostre labbra erano salate. Cole non si fermò nè fece una pausa: le sue mani risalirono la mia schiena per tenermi più stretta. Dopo un attimo appoggiò la fronte sulla mia e io gli presi il volto tra le mani e rimanemmo così, bevendo ciascuno il respiro dell'altro.

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