In questo post troverete un breve riassunto, commenti e curiosità sull'ultimo episodio (raggruppa le puntate 21 e 22) della terza stagione, ancora inedita in Italia.
Una serie che anche quest'anno ci ha fatto sognare, a cui io e Benedetta, abbiamo dedicato un post davvero speciale.
L'OPINIONE DI ANITA
La mia reazione, a questo finale di stagione, si è concretizzata con un "Wow" esclamato ad alta voce e un paio d'occhi spalancati.
Una puntata che mi ha commosso, emozionato e che mi ha fatto pensare: "Come arriverò alla quarta stagione???"
Emma è la protagonista indiscussa di questo episodio, al contrario della volta precedente, in cui è stata Regina a dominare la scena.
Finalmente, dopo una forte delusione, ho rivisto l'eroina che ho amato e sostenuto nelle stagioni precedenti.
Certo, per farle capire che la sua casa è Storybrooke, c'è voluto un salto nel tempo e un sacco di guai, ma l'importante è il risultato.
Il portale, aperto da Tremotino, ha risucchiato Emma e Hook che in un battito di ciglia si sono ritrovati nella foresta incantata, ai tempi in cui Neve e Azzurro ancora non si conoscevano.
Un stupido errore, da parte di Emma, modifica il passato impedendo l'incontro tra i suoi genitori e costringendo Emma ed Hook ad escogitare un modo per farli rincontrare.
Una serie di eventi burrascosi, ma fenomenali, mi hanno riportato ai magici momenti della prima stagione che ho rivissuto con grande piacere e nostalgia.
Rivedere Regina malvagia scontrarsi con Biancaneve mi ha particolarmente colpito , per non parlare della presenza della Fata Turchina e di Cappuccetto Rosso, la prima scomparsa e la seconda ormai assente dalla serie.
Hook si dimostra il pilastro della coppia, nonostante il guaio in cui si sono cacciati, riesce a prendere sempre le decisioni giuste.
In quest' avventura, il loro rapporto si rafforza e, ringraziando il cielo, qualcosa comincia a sbloccarsi nel cuore di Emma.
Hook non smette mai di ricordarle quanto sia importante, non solo per lui, ma per tutta la popolazione di Storybrooke ed è solo grazie al suo incoraggiamento che Emma riesce a credere in se stessa e a risvegliare la magia che li riporta in città.
Tornata nel futuro, la salvatrice ha portata qualcuno con se, una ragazza che ha salvato dalla morte per mano di Regina, di cui non conosciamo l'identità.
Splendido e commovente, l'abbraccio tra la famiglia Azzurro ed Emma, coronato dal suo annuncio di voler restare.
In questo ultimo episodio ritroviamo un personaggio speciale che purtroppo in questi mesi abbiamo perso : Neal.
In onore del suo sacrificio, Snow e Azzurro, chiamano il principino con il suo nome. Una scelta ad effetto che ho trovato davvero azzeccata.
Ora, arriviamo al momento magico della serata. Una scena che ho aspettato ardentemente : un bacio mozzafiato tra Hook ed Emma.Un gesto che mi ha emozionato profondamente, molto più del matrimonio di Tremotino e Belle, celebrato in intimità nella foresta.
Sarà che come coppia non mi piacciono, sarà che mi è sembrata un unione falsa basata su una bugia ( Tremotino non ha confessato a Belle che ha ucciso Zelena e che non le ha donato il vero pugnale) ma questo matrimonio mi ha lasciato indifferente.
Dopo tanta felicità, i sadici autori di Once, non potevo lasciarci senza un colpo di scena degno di questa serie che in un attimo rovescia completamente la situazione.
La ragazza, arrivata dal passato, non è altro che Marian, la moglie di Robin Hood, il suo grande amore giustiziato anni prima, proprio per colpa di Regina.
Un famiglia riunita, certo, ma Regina è di nuovo in preda al dolore. E tutti noi sappiamo bene, cosa le accade , quando perde la speranza.
Ho provato un tremendo dispiacere nel vedere la felicità di Regina, raggiunta con l'amore per Robin e il piccolo Roland, spezzarsi in pochi attimi.
La sua rabbia, si focalizza su Emma e le affibbia subito la colpa di averle rovinato la vita, come in passato aveva fatto Neve. Ci sarà un ritorno agli esordi? Regina riuscirà a mantenere il ruolo di eroina o il dolore la porterà nuovamente a meditare vendetta? Devo dire che il suo sguardo mi ha parecchio preoccupata...
Questo però, non è l'unico quesito lasciato in sospeso. Dal portale, prima della chiusura, esce una principessa bellissima e potente che sospetto sia la terribile Regina delle Nevi.
A malincuore, ho concluso questa strepitosa ultima puntata che ci ha dato delle risposte, ma ha aperto tanti nuovi quesiti sul futuro di Storybrooke e i suoi amati abitanti.
L'OPINIONE DI BENE E TANTE ALTRE CURIOSITA'
Anche se pare ieri che siamo partiti per Neverland, ci troviamo già davanti ad un altro struggente arrivederci.
Una doppia puntata di fuoco, indubbiamente incentrata sulla nostra amata Emma. Per quanto tutti i nostri beneamati personaggi siano apparsi, erano tutti di contorno al grande viaggio (verso casa) che lei, la salvatrice, ha compiuto.
UN PO' DI FOLKLORE. L'ORIGINE DELLA FIABA
Da quando studiavo per l'esame di "Letteratura per l'infanzia" mi è rimasto impresso che uno dei temi principali che unisce la maggior parte delle fiabe è quello del viaggio iniziatico. Non per nulla, ciò che nella notte dei tempi ha dato i natali al genere fiabesco pare siano stati proprio i riti iniziatici, durante i quali i giovani venivano allontanati da casa, dovendo poi superare una qualche forma di prova fisica che comportava la morte del fanciullo e la nascita dell'adulto. Se con l'abbandono della cultura tribale questi riti si sono persi, traccia ne troviamo ancora, appunto, nelle fiabe: eroi, protagonisti inconsapevoli, che sono costretti dalla situazione a mettersi in viaggio e ricercare, con l'aiuto della magia, una soluzione al proprio problema, per giungere ad un nuovo, più maturo equilibrio e poter trovare un posto in cui sentirsi a casa, luogo del famoso "felici e contenti".
TORNA A CASA, EMMA
Questa lunga, spero non troppo noiosa, digressione iniziale si ricollega, secondo me, all'esperienza vissuta oggi da Emma. Ma mentre, tradizionalmente, i personaggi delle fiabe si allontanano dalla loro casa per poi farvi ritorno "migliorati", per la nostra eroina si tratta di un viaggio non tanto (o meglio, non solo) esteriore ma soprattutto di un viaggio nel proprio vissuto emozionale, una scoperta dei propri sentimenti che la portano a capire che, per la prima volta nella sua vita (o forse, per la prima volta dopo quei fugaci momenti con Neal), ha finalmente una casa. Come dice la Dorothy del film, "nessun posto è bello come casa mia" (There's no place like home). Sono una cosa strana e complessa le emozioni (diciamocelo, a volte sono una rottura di scatole), lo stesso sentimento è più facile accettarlo quando si rivolge a certe persone che ad altre. Come ai piccoli: un figlio, un fratello. Forse perché i grandi sanno quando menti o quando eviti di rispondere ad una domanda. E ti vogliono bene anche quando fai loro del male.
UN PICNIC
Una nota di colore (rosso, guarda caso) nella casa monocromatica di Regina. Un'altra dimostrazione delle grandissime sfaccettature che il cuore di questa donna possiede. Un nuovo passo verso la fiducia, raccontando la verità. Verità che si nasconde in abbondanza anche nelle parole dell'arciere: quanto il tempo, come e più del fato, è determinante nella vita per plasmare la nostra felicità. Tempo amico, che ci fa incontrare la persona giusta quando il nostro cuore è pronto ad aprirsi, ma anche tempo malevolo che ci riporta, irruente come un tornado, passioni passate le cui ferite si erano, con dolore, cicatrizzate (non dirò altro su quella drammatica scena, ho deciso di dimenticarla, cancellarla dalla mia mente con un po' della pozione di Rumple e tagliarla dalla mia puntata)
FALSA FIDUCIA
Al contrario di Regina, il nostro Rumple invece non ha ancora imparato ad essere il meglio che può. Può fingere di esserlo, ma cosa accadrà quando Belle saprà che la loro unione è nata da un inganno?
WELCOME TO THE ROYAL BABY
Io non ho capito una cosa, ma anche Aurora ha partorito? Ma non dovrebbe aver avuto il bambino mesi prima di Snow? La quale, invece,si gode un raro momento di serenità con tutta la sua allargata famiglia affianco, con tanto di nipote che legge la storia al neo-nato zio. (Quanto mi viene da ridere ogni volta che Henry chiama i Charmings nonno e nonna!). Mi ha colpito come Emma abbia dato un pugno amorevole a Hook, con un gesto spontaneo e amichevole che racconta di cameratismo e fiducia. Non per nulla, nessuno mette in discussione che il pirata sia il solo a sapere qualcosa o che sia proprio lui a seguirla per parlarle. Ma come sempre, 'sti poveretti non possono godersi un solo pomeriggio tra amici senza che un imprevisto magico abbia luogo. Come il capitano, eccoci anche noi pronti a seguire Emma ovunque vada.
DELLA DELORIAN E DEI VIAGGI NEL TEMPO
Apparentemente, essere pratici di magia include essere pratici pure di paradossi temporali. Altrimenti, non si spiega perché sia Hook a spiegare le cose ad Emma e non viceversa. Se la salvatrice ha letto e sentito tante volte le storie del suo passato, forse non ne ha mai compreso in pieno la loro portata, visto qual è la sua reazione all'apparire della Regina Cattiva.
Come ogni viaggio nel tempo che si rispetti, prepariamoci ad entrare in piano nel paradosso del nonno (se io viaggio indietro nel tempo e per causa mia mio nonno rimane ucciso prima di aver avuto figli, come faccio io ad esistere? Ma se io non esistessi, chi sarebbe tornato indietro e avrebbe causato la morte del nonno?). La magia avrà un prezzo, ma i cambiamenti nel passato ne hanno uno ancora più grande.
UNA NUOVA RETE
La scena della prima stagione in cui Charming "pesca" Snow è sempre stata una delle mie preferite per il suo spiccato realismo in ambito amoroso e per il suo crudo sarcasmo. Oggi la riviviamo, ma in modo un po' nuovo grazie al principe Charles e alla principessa Leila.
Inizia così il viaggio di Emma di cui parlavo verso la scoperta della propria storia, questa volta non dalle pagine di un libro ma vivendola in prima persona.
Rumple matto è sempre fantastico, e forse non così malvagio come vuole sembrare (alla fine, un malvagio non avrebbe accettato di bere la pozione per cancellarsi i ricordi). Come l'aiutante magico delle fiabe originali, lui dà una mano, ma i nostri eroi devono cavarsela da soli.
E' TUTTA COLPA DEL RUM
Scopriamo il lato da cacciatrice di taglie imperterrita di Emma, pronta a tutto per catturare la sua preda, in questo caso un capitano che è ben diverso da quello che ora noi (e lei) amiamo. (Un applauso va all'Hook-presente che si ricorda di non farsi vedere in faccia da Snow per non alterare il corso del tempo!). La storia sta per tornare sui giusti binari, e al castello ci è dato pure di scorgere uno scorcio di come sarebbe stata Emma se avesse avuto la vita a cui era destinata, con un vestito rosso addosso invece che con una giacca di pelle.
MURA DA ABBATTERE
I castelli della Foresta Incantata avrebbero bisogno di mura più sicure che non possono essere superate con una semplice corda uncinata. Meglio per i nostri eroi comunque, che finalmente s'incontrano e si feriscono a vicenda. Cosa, meglio di una cicatrice in faccia, parla di un Vero Amore sul punto di sbocciare? E cosa, invece, parla più di pericolo, se non essere catturati dalla Regina Cattiva?
(Domanda: ma se la scomparsa di alcuni vestiti poteva alterare la linea temporale, non è bel più rischiosa la scomparsa ingiustificata di due prigioniere dalle segrete di Regina?)
CASA E TAMBURI
Onore al defunto Neal. Abbiamo sempre saputo che ha lasciato tanto ad Emma, in primis Henry. Oggi scopriamo invece quanto della Emma di oggi sia nato dai suoi insegnamenti. Come cos'è una casa. O come si scardina un lucchetto.
UNA SCELTA DIFFICILE
Per quanto sia arrabbiata con Emma per aver salvato Marian, non posso negare che si è trovata in una situazione senza uscita. Quale delle due scelte era quella meno sbagliata? Né bianco né nero, la vita si svolge nel grigio e le scelte che ci pone davanti non sempre hanno una via d'uscita.
DA UOMO A UOMO
Una chiacchierata dai ruoli invertiti. Il principe ha perso (o forse, non ha ancora) la sua incrollabile fiducia ed è compito del pirata infondergliela. Speriamo solo che Charming abbia una buona memoria.
MIA MAMMA
Non "mia madre", non "la mia amica". Quante volte Emma lo ammette ad alta voce. Peccato che ci sia voluto il trauma di veder morire sua madre per accettarla in pieno. Quando la salvatrice abbraccia l'appena-tornata-umana Snow, ho finalmente visto quello che aspettavo dalle primissime puntate. Anche se questa stagione è stata povera delle mie amate scene tra Emma e Snow, il fatto che sia questo legame a far ritrovare la magia ad Emma è la cosa più bella e soddisfacente che potesse accadere.
TROLL BRIDGE
La stupidità dei troll e la forza del destino riporta infine la storia sul giusto cammino, donando ad Emma quello che secondo me diventerà uno dei suoi ricordi più preziosi. E per concludere il bellezza il suo viaggio interiore, le manca solo un'ultima cosa: accettato da dove viene, ora deve accettare se stessa in pieno. Ora ha una casa e una famiglia da cui tornare, scappare non serve più.
(Per un attimo, ho temuto che i portali del tempo funzionassero come il cappello di Jefferson: tanti ne entrano tanti ne escono.)
IL POTERE DEI NOMI
Rumpe ci ha sempre detto che i nomi sono importanti, che hanno un rande potere. Siano essi appellativi familiari (mamma, papà). Siano nomi in onore di eroi (Neal). O sia l'uso intimo del nome proprio al posto di un noto soprannome (Killian). Specie quando questa persona ti sta rivelando di aver sacrificato tutto per te (In quel momento, come spero milioni di fan, ho urlato ad Emma che se non lo baciava subito entravo nello schermo e lo baciavo io. Ritengo, modestamente, che ci abbia sentito). Nella mia mente, la conclusione perfetta di questa puntata è la panoramica di tutti i Veri Amori, a tappe diverse del cammino verso il per sempre felici e contenti, che, per una volta, trionfano nell'essersi trovati.
"Quando ci siamo incontrati, non ero solamente non amato e incapace di amare. Ero un nemico dell'amore. L'amore mi aveva portato solo dolore. Le mie difese erano alzate. Ma tu le hai abbattute. Mi hai portato a casa. Hai portato luce nella mia vita e cacciato via le tenebre. E ti giuro che non dimenticherò mai la distanza tra quello che ero e quello che sono. Ti devo più di quanto potrò mai dirti. Come potessi vedere l'uomo dietro il mostro, non lo saprò mai. Ma il mostro se ne è andato. E l'uomo dietro potrà avere dei difetti...Ma li abbiamo tutti."
CONCLUDENDOIl - : il ritorno di Marian
Il +: l'uso straordinario (come se non lo fosse sempre) della musica e dei costumi
LE FRASI PIU' BELLE
E. "You're not gonna hold him out in front of the clock tower and present him like lion king, are you?"
E. "Non vi metterete in cima alla torre dell'orologio e lo presenterete come nel Re Leone, vero?"
E. "How would I know how to get back to the future? Who do I look like... Marty McFly?"
E. "Come faccio a sapere come ritornare al futuro? Ti sembro Marty McFly?"
H. "Let's just say we bury the hatchet."
R. "Yes. But why not in your skull?"
H. "Diciamo che abbiamo seppellito l'ascia di guerra."
R. "Sì, ma perché non nel tuo teschio?"
R. "The future, as you can see is a blank page."
R. "Il futuro, come vedere, è una pagina bianca."
H. "Wait. What are you doing?"
E. "Making sure he stays occupied. Shouldn't be difficult. You and I both know I'm his type."
H. "Aspetta, che stai facendo?"
E. "Mi assicuro che sia impegnato. Non dovrebbe essere difficile. Sappiamo entrambi che sono il suo tipo."
E."Really? You get my first dance at my first royal ball and all you can say is, "I told you so"?"
E. " Veramente? Hai il mio primo ballo, al mio primo ricevimento regale e tutto ciò che sai dirmi è "te l'avevo detto"?"
Ne: "It was home. It was nice. That's how you know you've really got a home. 'Cause when you leave it...There's this feeling that you can't shake. You just miss it."
Ne. "Era casa. Era bello. E' così che sai di avere una casa. Perché quando te ne vai ...hai questa sensazione che non va mia. Ti manca e basta."
H. "Snow White doesn't have your ring. But I can tell you who does. My princess."
H. "Biancaneve non ha il tuo anelo. Ma posso dirti chi l'ha. La mia principessa."
H."What the hell are you doing? You're depriving me of a dashing rescue."
E. "Sorry. The only one who saves me is me."
H. "Che diamine stai facendo? Mi stai privando della possibilità di un salvataggio favoloso."
E. "Mi spiace. L'unica che salva me è me stessa."
E."It took my parents a while to accept their feelings."
H." Must run in the family."
E. "I miei genitori hanno impiegato un po' per accettare i propri sentimenti."
H."Dev'essere di famiglia."
H. "Oh. Well, at least he did us one favor. I'm devilishly handsome again."
H. "Oh, beh, almeno ci ha fatto un favore. Sono di nuovo dannatamente affascinante."
E. "When Henry brought me to Storybrooke, he told me I was the Savior. I didn't see what he was really doing. He was not bringing me back to break a curse. He was bringing me home."
E. "Quando Henry mi ha riportato a Storybrooke, mi ha detto che ero la Salvatrice. Non ho capito cosa stava facendo. Non mi stava riportando indietro per rompere un sortilegio. Mi stava portando a casa."
P.S. Immagini trovate su Tumblr. Grazie agli autori. Ringrazio Anita per questo favoloso anno passato insieme e auguro a chi ci legge di sopravvivere a questo lungo hiatus. Siamo tutti sulla Jolly Ro....emh...sulla stessa barca. Arrivederci a presto, prima di quanto posiate credere! E ricordate, "a volte il libro migliore ha la copertina più impolverata. E a volte la migliore tazza da tè è scheggiata."
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO : Lettori, se avete amato come noi questa rubrica, non disperate. Nonostante le puntate riprenderanno quest'inverno, cercheremo di tenervi aggiornate con le ultime novità, con simpatiche fan fiction e tante altre sorprese!
2 commenti:
Ciao bella!!...trovo che questo post sia fantastico..hai recensito alla perfezione queste ultie puntate di once upon a time!!..trovo che questa serie sia bellissima..carismatica..piena di colpi di scena e anche romantica...adoro Emma e Hook...sono perfetti insieme!*_*
Che bello un altra fan!! Grazie mille, sono felice che ti sia piaciuta!
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