mercoledì 31 luglio 2013

LA MIA OPINIONE SU...IL LIBRO SEGRETO DELLE SIRENE DI P.C CAST



Buongiorno miei carissimi lettori! Siete già in ferie come me oppure siete ancora impegnati tra studio e lavoro? Tra un libro e una capatina sulla spiaggia, oggi ho dedicato un paio d’ore a questa recensione. Il libro non mi ha fatto impazzire, chissà se voi lo conoscete…

Titolo: Il libro segreto delle sirene
Autrice : Cast P. C.
Prezzo: € 9,90
Dati: 2012, 346 pagine
Editore: Newton Compton  (collana Vertigo)


Trama : La sera del suo venticinquesimo compleanno Christine Canady, Sergente della Forza Aerea statunitense, festeggia da sola, nel suo appartamento, con una bottiglia di champagne. Quanto desidererebbe un po' di magia nella sua vita! Completamente ubriaca, Christine inizia un selvaggio rituale, invocando l'intervento di una dea. Ma mai avrebbe pensato che la sua richiesta sarebbe stata esaudita. Durante una missione militare, il suo aereo precipita nell'oceano e Christine si risveglia negli abissi marini, nel corpo di Ondina, una leggendaria sirena. L'oceano però è un posto pericoloso, e la regina Gea decide di trasformarla in una fanciulla per permetterle di trovare riparo sulla terra. Ma è al mare che Ondina desidera tornare, e all'affascinante Dylan, creatura dell'oceano, che ormai le ha rubato il cuore.

La mia opinione : Il libro segreto delle sirene fa parte del mio progetto Libri per le ferie, che consiste nel cominciare a leggere quei romanzi che da tempo languono in libreria e che per un motivo o per l’altro non comincio mai.
Se l’inizio è questo, diciamo che non sono partita nel migliore di modi. Ad attirarmi di questo romanzo è stata la trama fuori dagli schemi e senza dubbio il nome della scrittrice.
P.C Cast infatti, fa parte della coppia di autrici che ideò la famosa saga della Casa della Notte.
Carica di aspettative ho cominciato questo romanzo che purtroppo mi ha lasciato molto delusa. Protagonista della storia è Christine, detta CC, a soli venticinque anni già sergente dell’ Aereonautica militare. Un personaggio che proprio non sono riuscita ad inquadrare. Una ragazza sempre in viaggio, senza amici stretti e una famiglia affezionata. Di lei, non sono riuscita a carpire ne il carattere, ne la personalità. Una donna che sembra non avere hobby o interessi, sola e senza una spiccata personalità, insomma un personaggio scialbo e poco interessante.
La storia comincia nel giorno del compleanno di CC, sola e triste, si ubriaca nel suo appartamento e sotto l’effetto del vino recita un incantesimo alla Dea della Terra, per chiedere un po’ di magia nella sua vita noiosa.
Nemmeno a dirlo, la Dea ascolta le sue preghiere e la incarna nel corpo di Ondina, una bellissima principessa sirena, trasportandola in un tempo lontano, il Medioevo del lontano Galles.


Sinceramente, mi aspettavo dei dubbi e un minimo di indecisione da parte della protagonista, insomma non capita tutti i giorni di svegliarsi nel corpo di una sirena, invece CC si adatta fin da subito alla vita marina e accetta senza indugi la sua nuova esistenza.
Essere Ondina però non è così semplice. Serpedonte, il suo malvagio fratello e Principe degli Abissi, vuole possederla e averla come sposa.
L’unica soluzione è quella di vivere sulla Terra come umana, con l’obbligo di tornare in mare per trasformarsi, altrimenti il suo corpo di sirena rischia la vita.
La sua missione è quella di trovare un umano d’amare, in modo che il legame del vero amore possa sconfiggere i desideri del malvagio Serpedonte.
Grazie alla Madre Terra, la ragazza riesce a tornare umana e farsi salvare da un giovane cavaliere di nome Andras, che la conduce al monastero di Caldei, sulle rive dell’ oceano.

Il Medioevo è un’epoca decisamente difficile per le donne, figurarsi per una ragazza che fino al giorno prima viveva nel 2000.
Senza alcuna gaffe o alcun tipo d’impedimento, CC si adatta un po’ troppo magicamente alla vita medievale. In pochi attimi riesce a parlare, mangiare, camminare e muoversi come una dama d’altri tempi. Pazzesco no?
Oltretutto deve nascondere il suo stato di Sirena all’abate William, il capo del monastero, un uomo misogino e pieno di assurde credenze.
I problemi però non finiscono qui. Serpedonte trova il modo di possedere l’aitante cavaliere Andras e anche a distanza cerca di fare del male a Ondina/ CC.
Lei nel frattempo s’innamora pazzamente del tritone Dylan ( ma siamo a Bevery Hills? E’ un nome assurdo per una creatura del mare!!!) e dopo mezza giornata si dichiarano già un amore eterno che nulla al mondo potrà spezzare. Questo, come ben sapete, è la cosa che odio di più in una storia. Cari scrittori se volete rendere inverosimile un libro, metteteci una ragazza che non si è mai innamorata che dopo aver fissato per un paio di secondi  il fantastico protagonista maschile, eccola lì che tesse collanine di fiori e canta poesie d’amore.
Vi pare possibile che dopo poche ore passate con Dylan, CC manderebbe a farsi friggere la sua intera esistenza, per quanto banalotta, per stare con lui? Forza, non scherziamo. Ho capito la passione improvvisa, gli ormoni impazziti alla vista di quel petto muscoloso, ma decidere in una giornata di vivere sott’acqua in epoca Medievale, mi sembra un po’ esagerato.

Il finale , sono sincera, mi è piaciuto. Inaspettato e ben architettato, colpisce il lettore e lo sbalordisce, forse più dell’intera storia.
Di questo infatti si tratta. Una bella storia, originale e ben scritta, ma che non prende vita. CC è una protagonista che non si distingue, la storia d’amore con Dylan è troppo costruita, veloce e irreale per sembrare tangibile, così come l’evolversi dell’intera vicenda.
Durante la lettura, mi sono fermata spesso per domandarmi come diamine facesse CC ad adattarsi così rapidamente  alle cose assurde che gli succedevano, rendendo il tutto finto e poco credibile.
Secondo il mio parere, un buon fantasy, per essere tale, nonostante parli di qualcosa di assolutamente irreale, non deve mai farti dubitare di quello che succede, altrimenti l’intera struttura crolla come un castello di carte.
Non metto in dubbio che la scrittrice abbia realizzato una storia interessante ed originale e che il suo modo di scrivere sia scorrevole e godibile, ma ciò non è bastato a farmi apprezzare pienamente questo romanzo.
Non voglio sfiduciarvi, sappiate che ho trovato commenti molto positivi su questo romanzo, per cui la mia potrebbe essere tranquillamente una voce fuori dal coro, ma quando un libro non mi coinvolge emotivamente ci tengo ad essere sempre sincera.

VALUTAZIONE FINALE : 2 FATINE E MEZZO!

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Buona lettura!




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